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In Malesia si possono stuprare bimbe di 9 anni: “Sono pronte al matrimonio”

“A questa età sono pronte per sposarsi, sia fisicamente che psicologicamente”: così un membro della coalizione al potere in Parlamento ha risposto ad un collega dell’opposizione che proponeva il divieto dei matrimoni con minori. È bufera sui social network.
A cura di Ida Artiaco
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Bambini in Malesia (Getty).
Bambini in Malesia (Getty).

"Non c'è niente di male se una donna sposa il suo stupratore, anche se le vittime sono bambine di nove anni, già spiritualmente e fisicamente pronte al matrimonio". Sta facendo molto discutere negli ultimi giorni questa dichiarazione rilasciata da un membro del parlamento della Malesia, paese in cui gli abusi sessuali, e quello delle spose bambine, sono un fenomeno in continua crescita, nel corso di una discussione conclusasi con l'approvazione da parte dell'esecutivo di un disegno di legge sui reati sessuali contro i minori. Tasek Gelugor, questo il nome del deputato e membro della coalizione al potere, ha così risposto ad un collega dell'opposizione che chiedeva di includere nel nuovo testo, tra i diritti per l'infanzia, il divieto di matrimonio fino alla maggiore età. Ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza dall'Aula.

"Tra i 9 e i 12 anni le ragazzine raggiungono già la pubertà – ha continuato Gelugor – per cui il loro corpo non è molto diverso rispetto a quando ne compiono 18. Sono pronte per il matrimonio sotto tutti i punti di vista", aggiungendo che "non c'è nulla di male se una donna sposa il suo stupratore, perché così potranno andare incontro ad un futuro meno tetro, essere sempre in salute e anche risolvere un problema sociale". Le sue parole hanno immediatamente suscitato indignazione sui social network di tutto il mondo, con richieste insistenti affinché il deputato si dimetta dal suo incarico.

Nel Paese asiatico sia la legge civile che quella islamica, meglio nota come Sharia, ammettono il matrimonio per i minori di 18 anni. Nello specifico, è consentito a tutte le ragazze di età superiore ai 16 anni di sposarsi previa autorizzazione del responsabile amministrativo della regione in cui risiedono o del tribunale della Sharia di riferimento. Ma a livello legislativo non si parla di abusi sessuali, il cui numero cresce a dismisura in Malesia. Nel 2017 la maggior parte delle denunce di violenza sessuale su minori non ha portato a nessun processo, a causa delle carenze del sistema della giustizia locale. Soltanto 140 su più di 12mila casi del genere segnalati alla polizia dal 2012 al 2016 sono stati analizzati formalmente.

"La legge ora è più severa, ma non è ancora abbastanza – ha commentato Teo Nie Ching, il membro dell'opposizione del parlamento che ha proposto il divieto per i matrimoni con minori -. Anche perché i trasgressori utilizzano l'assenza di questa norma per sfuggire all'accusa di crimine e alla relativa condanna, dal momento che qui lo stupro coniugale è ammesso anche dalla legge". Solo lo scorso agosto, infatti, un uomo accusato di aver violentato una ragazzina di 14 anni ha evitato il carcere sposando la sua vittima. E il fenomeno è in crescita: un rapporto del 2010 delle Nazioni Unite ha stimato che 82000 donne in Malesia si sono sposate a un'età compresa tra i 15 e i 19 anni. Lo stesso anno il governo malese ha rivelato che quasi 16000 ragazze si sono sposate a meno di quindici anni.

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