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In Italia 3,6 milioni di persone sono disoccupate e non cercano più lavoro

Sono i cosiddetti “inattivi”: potenzialmente disponibili a lavorare ma rassegnati alla cronica disoccupazione italiana. Il dato del nostro Paease è tre volte oltre la media europea. Ed è destinato a aggravarsi nel 2015.
A cura di Redazione
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Rassegnati e alla deriva? O semplicemente sommersi, inghiottiti dal lavoro nero e distanti da ogni speranza di impiego regolarmente contrattualizzato? Fatto sta che in Italia 3,6 milioni di persone non lavorano né tanto meno cercano. Si tratta di persone che sarebbero disponibili e operative, ma nonostante ciò, non cercano operativamente un impiego. E così il 14,2% della forza lavoro italiana, oltre tre volte la media Ue-28 (4,1%), resta volutamente parcheggiato. Il dato è rilevato l'Eurostat in uno studio sul terzo trimestre 2014 secondo il quale questa percentuale è salita su base tendenziale in Ue di 0,2 punti e in Italia di 1,1 punti.

Disoccupati e scoraggiati: il disastro Italia

Se questo dato si somma ai 3 milioni di disoccupati (oltre 3,4 milioni il dato mensile di novembre) si superano i 6,6 milioni di persone, il 7,8% in più dello stesso periodo del 2013. Il dato sulle persone che ‘non cercano ma sono disponibili' (tra i quali gli scoraggiati) è il 14,2% oltre tre volte la media Ue (4,1%), spiega Eurostat. Siccome per l'Istat i disoccupati erano oltre 3,4 milioni sia a ottobre che a novembre (il dato sugli inattivi disponibili a lavorare invece è solo trimestrale), questi numeri sono destinati a aggravarsi. In Italia non solo la disoccupazione è più alta in media rispetto all'Europa ma è rilevante il delta sulle "forze lavoro potenziali" con oltre 3,6 milioni di persone nel terzo trimestre 2014 che non cercano impiego ma sono pronte a lavorare (il 14,2% del totale a fronte del 4,1% di media in Ue). Questa tipologia di persone è definita inattive": si rientra in questo ambito quando non si fanno ricerche di lavoro nelle quattro settimane precedenti la rilevazione.

In Europa la percentuale di queste persone è aumentata di 0,2 punti percentuali mentre in Italia è cresciuta di 1,1 punti; In Germania la percentuale complessiva di coloro che non cercano lavoro ma sono disponibili è ferma all'1,2% ma anche in Grecia con la disoccupazione oltre il 25% quest'area è stabile all'1,9%. L'Italia su questo dato è spaccata in due con percentuali al Nord del 6,5% (vicine alla media europea) e il Sud in picchiaa, con il 30,7% (su 100 forze lavoro tra i 15 e i 74 anni) che non cerca impiego pur essendo disponibile a lavorare (quasi il 48% tra le donne).

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