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In Francia ci sono pochi medici, scatta la caccia agli italiani: “Sono bravi”

La Francia conta 66,9 milioni di abitanti ma solo 285mila dottori e nessuno vuole lavorare al nord dove fa più freddo. Così i medici arrivano anche dall’Italia.
A cura di Susanna Picone
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In Francia ci sono intere zone, quelle rurali in particolare, dove è impossibile trovare un medico se non a decine di chilometri di distanza. Per i suoi 66.9 milioni di abitanti ci sono circa 285mila medici e praticamente nessuno vuole lavorare al nord, zona più piovosa e fredda del Paese. Si tratta di un problema tale che i candidati alle presidenziali della prossima primavera sono chiamati a trovare delle soluzioni: qualcuno ha già proposto ad esempio di abolire il numero chiuso all’università di medicina ma sono necessarie anche delle soluzioni per risolvere il problema nell’immediato. Come scrive il Corriere della Sera, la soluzione del sindaco di Thourotte, Patrice Carvalho, è quella di importare medici dall’Italia. Thourotte è una cittadina a Nord-Est di Parigi, in direzione del Belgio. “È capitato per caso — ha detto il sindaco —, quando ho chiamato un medico nel Lot, un dipartimento nel Sud-Ovest della Francia dove sto costruendo una casa. Il solito dottore è andato in pensione e al suo posto si è presentato un italiano. Ci siamo messi a parlare, gli ho chiesto se conosceva dei colleghi disposti a trasferirsi in Francia perché nel posto dove sono sindaco i medici non si trovano. Mi ha aiutato, sono già in contatto con una cooperativa della Campania”. A partire dalla primavera potrebbero stabilirsi dall’Italia a Thourotte quattro medici generalisti, un oftalmologo, un dermatologo e un ginecologo.

I medici italiani, ha spiegato il sindaco, hanno fama di avere un’ottima preparazione, equivalente a quella dei francesi. Dovranno solo sottoporsi a un test di lingua perché l’Ordine dia il via libera definitivo. Il Corriere scrive anche che la carenza di medici in Francia è tale che società di ricerca personale specializzate come ad esempio la Euromotion medical inviano decine di mail ai medici italiani sperando di convincerli a partire. “Andare in Francia – ha raccontato il cardiologo Stefano Bardari, 36 anni – è un’alternativa che molti prendono in considerazione un po’ per lo stipendio, 5-6000 euro al mese nel pubblico in Francia contro la metà in Italia, poi per l’organizzazione francese che è molto buona, e anche per fare un’esperienza professionale interessante. In Italia è molto complicato cominciare, i concorsi spesso sono pilotati. In Francia il responsabile di un istituto è più libero di assumere chi gli sembra un candidato convincente, ci sono più possibilità”.

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