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In fase di atterraggio, aereo torna indietro perché il turno è finito

Era quasi arrivato a destinazione ma, invece di atterrare, un aereo norvegese ha cambiato rotta ed è tornato all’aeroporto di partenza, a centinaia di chilometri di distanza. Lo stesso comandante ha definito la mossa “incredibile” ma il loro turno di lavoro era finito.
A cura di Susanna Picone
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Era quasi arrivato a destinazione ma, invece di atterrare, un aereo norvegese ha cambiato rotta ed è tornato all’aeroporto di partenza, a centinaia di chilometri di distanza. Lo stesso comandante ha definito la mossa “incredibile” ma il loro turno di lavoro era finito.

È incredibile ma l’aereo atterrerà all’aeroporto da cui è partito: devono aver sentito una frase del genere, arricchita dalle dovute scuse, i 40 passeggeri di un volo della compagnia regionale Wideroe, in Norvegia. L’aereo in questione era quasi arrivato a destinazione, mancava davvero poco, quando il comandante ha preso il microfono e ha personalmente annunciato ai passeggeri che doveva tornare indietro, all’aeroporto di partenza lontano centinaia di chilometri. Perché? I membri dell’equipaggio avevano già concluso il loro turno di lavoro per cui quell’aereo, che era praticamente già arrivato a Mosjoen, in realtà non poteva atterrare. Dunque rotta invertita e atterraggio laddove tutti erano partiti. Qualche spiegazione in più ai quaranta passeggeri è poi arrivata dalla compagnia norvegese che ha fatto sapere che la strana decisione del comandante dell’aereo si è resa necessaria a causa delle regole molto severe che ci sono nel Paese del Nord-Europa.

“Regole molto severe sugli orari di lavoro” – Un portavoce della compagnia ha infatti riferito che sfortunatamente l’aereo era decollato con un equipaggio che aveva già finito il suo turno: “Le autorità ci impongono regole molto severe sugli orari di lavoro e non possiamo trasgredirle”. Insomma, se l’aereo fosse atterrato come si aspettavano i 40 passeggeri sarebbe poi rimasto fermo in aeroporto perché non c’era un altro equipaggio pronto e il suo piano di volo serale sarebbe stato annullato finendo per danneggiare un numero maggiore di passeggeri. Cosa hanno fatto dunque i 40 “sfortunati” a bordo? La compagnia norvegese gli ha fornito un alloggio e un altro mezzo di trasporto per poter raggiungere quella che era la loro destinazione finale.

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