20 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

In carcere con la mamma: bimba di 1 anno e mezzo costretta dietro le sbarre

La piccola sarà battezzata a settembre nella casa circondariale di Sollicciano (Firenze). Il cappellano della chiesetta del carcere: “Far vivere una bambina così piccola in carcere è un vero e proprio sequestro di persona”.
A cura di Biagio Chiariello
20 CONDIVISIONI
Immagine

All’inizio settembre, nel carcere fiorentino di Sollicciano, si terrà il battesimo di una bambina di un anno e mezzo. La piccola è detenuta insieme alla madre, originari dei Balcani, di etnia rom. “Abbiamo chiesto le autorizzazioni per far entrare i parenti e il padre, che è attualmente agli arresti domiciliari”, spiega don Vincenzo Russo, cappellano del carcere, come scrive il Corriere Fiorentino. La bimba è nata fuori dal carcere ma vi è entrata alcuni mesi fa assieme alla madre, dopo che questa è stata arrestata per un furto.

“E’ un evento religiosamente importante – ha commentato il parroco – ma che evidenzia una forte criticità del carcere di Sollicciano, e non solo di Sollicciano, dove è costretta a vivere una piccolissima bambina, che invece dovrebbe crescere lontano dalle sbarre dall’ambiente detentivo. Far vivere una bambina così piccola in carcere è un vero e proprio sequestro di persona“. La bambina può uscire dal carcere solo con gli operatori sociali. Le sono stati messi a disposizione giochi e bambole, ma la sua vita in carcere è complicato: pochi mesi fa, giocando nei corridoi del penitenziario, si è fatta male chiudendosi una mano tra le sbarre e l'arto le è stato ingessato.

“Sarà un momento importante per la famiglia della bambina – ha detto ancora don Russo a proposito del battesimo – ma speriamo che possa costituire anche un momento di riflessione affinché siano trovate soluzioni diverse per le figlie delle detenute. Una bambina innocente non può pagare per le colpe della madre“.

“E’ opportuno trovare urgentemente una struttura sorvegliata, che non sia un carcere, in grado di ospitare la bimba di 18 mesi reclusa a Sollicciano insieme alla madre e che permetta alla bimba di crescere nel pieno rispetto della dignità umana”. E’ quanto auspica Federico Gelli, deputato e responsabile sanità Pd. “Crescere in queste condizioni– spiega Gelli- rischia di compromettere irrimediabilmente la salute della bimba e di indirizzare la sua vita senza che quest’ultima abbia alcuna colpa. E’ opportuno un intervento anche a livello nazionale perché situazioni di questo genere non si verifichino più. Per questo presenterò un’interrogazione al ministro Orlando per conoscere eventuali casi analoghi, ad oggi 46 in tutta Italia, e stabilire una procedura standard per evitare un loro ripetersi”.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views