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In arrivo il decalogo anticorruzione di Padoan e Cantone

Le norme, anticipate dal quotidiano Repubblica, spazieranno dalla rotazione dei dirigenti alla creazione di un responsabile anticorruzione. Previste tutele per chi denuncerà gli illeciti e la mappatura delle aree più a rischio.
A cura di Susanna Picone
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Un decalogo di dodici pagine da applicare prima alle società non quotate e poi a quelle presenti in Borsa. È questo – anticipa il quotidiano Repubblica – il piano anticorruzione firmato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e dal presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. Un decalogo che arriva a pochi giorni dagli scandali che hanno portato alle dimissioni del ministro Lupi e che ha l’obiettivo di prevenire la corruzione attraverso una serie di misure tra cui la rotazione dei dirigenti e la tutela per chi denuncia gli illeciti, dall’individuazione di una responsabile anticorruzione alla mappatura della aree a rischio. Tra le società interessate Eni, Enel, Ferrovie e Poste, ma anche tutte le partecipate a livello regionale e comunale. Tra le novità in arrivo la scelta del responsabile del piano in ogni azienda, una figura che la direttiva definisce come “un dirigente che abbia dimostrato nel tempo un comportamento integerrimo”. Andranno individuati i settori della società che più di altri possono diventare protagonisti di casi di corruzione: la mappa delle aree a rischio dovrà prevedere dove potranno essere commessi i reati e individuare la prevenzione necessaria. Saranno inoltre introdotti i “codici di comportamento” e sarà garantita massima trasparenza sul web di tutti i dati che potranno essere resi pubblici, senza danneggiare la società sul piano della concorrenza.

Il decalogo anticorruzione sarà presentato martedì al Mef – Sarà creato un ufficio ad hoc per dare pareri “sull’attuazione del codice in caso di incertezze”, “un apparato sanzionatorio” e nascerà “un sistema per raccogliere le segnalazioni sul codice violato”. Il decalogo prevede inoltre che sia “incoraggiato colui che denuncia gli illeciti di cui viene a conoscenza nell’ambito del suo rapporto di lavoro”. Le società dovranno garantirgli “la riservatezza dell’identità” ma anche “ogni contatto successivo alla segnalazione”. In arrivo anche regole sull'incompatibilità degli incarichi per dirigenti e amministratori e il divieto di assegnare ruoli a chi è stato condannato per reati contro la Pubblica Amministrazione o è componente di un organo politico nazionale. Il decalogo anticorruzione sarà presentato martedì al Mef, con i ministri Padoan e Madia che presenteranno ufficialmente la direttiva che, dal giorno successivo, sarà online per una rapida consultazione al termine della quale diventerà operativa.

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