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Imprenditore suicida a Perugia, Confesercenti: “È una mattanza”

“Ennesimo suicidio di un imprenditore strangolato dalla crisi, dal credito e da chi non paga” spiegano dalla Confesercenti di Perugia.
A cura di Antonio Palma
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Un imprenditore di Perugia di 48 anni si è tolto la vita questa mattina impiccandosi nella sua ditta di Ponte Pattoli, alle porte del capoluogo umbro. A fare la macabra scoperta gli stessi operai della ditta quando stamattina si sono presentati al lavoro dalla pausa del finesettimana. Orrore e sconcerto per i lavoratori quando hanno aperto il capannone e si sono trovati di fronte l'agghiacciante scena con il corpo dell'imprenditore che giaceva senza vita appeso. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri che hanno avviato un'indagine. Dai primi accertamenti dei militari dell'Arma pare che vicino al corpo dell'imprenditore non siano stati ritrovati biglietti o altri messaggi che spiegassero l'estremo gesto, ma la Confesercenti di Perugia parla di "ennesimo suicidio di un imprenditore strangolato dalla crisi, dal credito e da chi non paga".

L'azienda lavorava anche per gli enti pubblici

"È una mattanza” ha dichiarato infatti Federico Lupatelli, coordinatore comprensoriale della Confesercenti di Perugia, aggiungendo: "Non se ne può più, la politica deve fare qualche cosa, immediatamente per non lasciare soli gli imprenditori, sopratutto i titolari delle piccole e medie imprese". "C'è un suicidio ogni due giorni e mezzo. Gli imprenditori sono lasciati soli e questo ennesimo suicidio ne è la riprova” ha attaccato Lupatelli, ricordando che l’impresa di Ponte Pattoli lavorava anche per gli Enti pubblici oltre che per i privati.

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