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Ilva a Taranto: raddoppiati nel 2012 i ricoveri per tumori

Arrivano nuovi dati allarmanti sulla questione salute a Taranto, legati allo stabilimento Ilva. La Asl spiega che in oncologia si registra un aumento del 60% di day hospital e del 40% di accessi ambulatoriali.
A cura di Susanna Picone
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Arrivano nuovi dati allarmanti sulla questione salute a Taranto, legati allo stabilimento Ilva. La Asl spiega che in oncologia si registra un aumento del 60% di day hospital e del 40% di accessi ambulatoriali.

Gli ultimi dati relativi ai ricoveri ospedalieri a Taranto e provincia mostrano quanto sia effettivamente grave e allarmante la situazione sanitaria nell’area in cui sorge l’acciaieria Ilva. Nello stesso giorno in cui è diventato legge il decreto sul risanamento ambientale di Taranto, si ha notizia da parte di Rossella Moscogiuri, responsabile del controllo della spesa farmaceutica dell’Asl tarantina, di come i ricoveri relativi alle patologie oncologiche siano aumentati alla Asl della città pugliese. Un aumento che si è registrato nel primo semestre del 2012, dati dunque raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli stessi dati dimostrano anche come, sempre in merito ai tumori, è stata registrata un’impennata del 60% per i day hospital e una crescita del 40% per quanto riguarda gli accessi ambulatoriali.

Il confronto allarmante con le altre realtà italiane – La responsabile Rossella Moscogiuri ha spiegato quella che è l’attuale situazione che si vive a Taranto, mettendola anche a confronto con altre realtà italiane: “A Taranto registriamo un’alta percentuale di patologie respiratorie, così come una più alta spesa farmaceutica rispetto alla media nazionale. Abbiamo avviato uno studio comparativo con altre Asl del Veneto, della Toscana e dell’Abruzzo, da cui avremo un quadro più completo”. I primi dati rivelano che il 3.3% della popolazione tarantina soffre di gravi patologie respiratorie, a Verona l’1.8%, a Teramo il 2.3%. Numeri e percentuali che appaiono dunque allarmanti e che sembrano confermare anche i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità relativi al progetto Sentieri.

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