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Ilaria Boemi, 16enne morta per droga: condannata la ragazza che le fornì l’ecstasy

Il Gup di Messina ha condannato con rito abbreviato a sei anni e otto mesi Gaia Auteri, diciottenne che avrebbe dato la dose di ecstasy fatale a Ilaria Boemi, morta in spiaggia il 10 agosto 2015.
A cura di Susanna Picone
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È arrivata la prima condanna per la morte di Ilaria Boemi, la studentessa sedicenne deceduta in Sicilia il 10 agosto dello scorso anno. Il gup di Messina Daniela Urbani ha condannato a sei anni e otto mesi una ragazza poco più grande di Ilaria, la diciottenne Gaia Auteri, accusata di aver ceduto alla minorenne la droga che l’ha uccisa. Ilaria Boemi morì dopo aver assunto una droga sintetica, l'Mdma, mentre si trovava sulla spiaggia antistante il lungomare del Ringo. La diciottenne era finita in manette dopo il decesso di Ilaria per cessione di droga e morte come conseguenza di altro delitto. Per la Auteri, giudicata con il rito abbreviato, il pubblico ministero Stefania La Rosa aveva già chiesto la condanna a cinque anni e cinque mesi. Le altre persone imputate, Giuseppe Restuccia e Pietro Triscari, saranno giudicate nei prossimi mesi con rito ordinario.

Le indagini sulla morte di Ilaria Boemi – L'indagine sulla morte della giovane messinese fu condotta dagli investigatori della Squadra mobile che ricostruirono i vari passaggi di mani che fecero arrivare la droga fino alla sedicenne. Il corpo di Ilaria fu trovato la mattina del 10 agosto su una spiaggia del lungomare del Ringo. Gli inquirenti ricostruirono che la ragazza la sera prima si trovava insieme a due amici quando si sentì male e perse i sensi. Amici che però si allontanarono prima dell'arrivo dei soccorsi. Successivamente rintracciati e interrogati, raccontarono che Ilaria aveva preso la dose letale di stupefacente quella sera da una coetanea.

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