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Il video delle torture ai conigli che mette in imbarazzo H&M

Appena una settimana fa il colosso dell’abbigliamento aveva assicurato la regolarità dei propri fornitori, ora – dopo il video pubblicato da un’associazione animalista – H&M fa un’inversione ad U e assicura di sospendere la produzione dei capi fabbricati con pelliccia di coniglio di angora.
A cura di Redazione
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Li legano su un tavolo di legno e strappano loro la pelliccia mentre la fattoria si riempie di urla strazianti. Questo il trattamento riservato ad un coniglio di angora sotto lo sguardo di altri esemplari destinati alla stessa cura. Dopo le torture sul coniglio bianco, toccherà a quelli rosa. Il video è stato diffuso da un'associazione animalista e testimonia le crudeltà ingiustificate riservate ai conigli per la raccolta del pelo utile a produrre vestiti che in Occidente sono spesso venduti ad un prezzo più che concorrenziale. La notizia è stata diffusa da France 24, che riporta anche la decisione della nota industria di abbigliamento H&M di interrompere la produzione di vestiti fabbricati con il pelo del coniglio di angora. Camilla Emilsson Falk, portavoce di H&M, ha spiegato che "dobbiamo controllare se i nostri produttori sono conformi ai nostri standard". La stessa decisione è stata presa da Lindex, Gina Tricot e MQ, diretti concorrenti svedesi della connazionale H&M.

La decisione del colosso scandinavo rappresenta un evidente ripensamento sollecitato dalla testimonianza video, dal momento che appena il 22 novembre aveva assicurato che i propri fornitori rispettavano gli standard etici imposti dalla normativa europea. Secondo quanto riportato dalla Peta, organizzazione no-profit animalista, il 90% della pelliccia di coniglio di angora proviene dalla Cina.

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