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Il video choc dei migranti siriani picchiati dai soldati turchi: diversi arresti

Un gruppo di rifugiati aveva tentato di attraversare il confine tra Siria e Turchia, ma è stato bloccato dai militari di Ankara che li ha aggrediti e umiliati. Il Comando generale delle forze armate ha già preso provvedimenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Alcuni soldati turchi sono stati arrestati dopo la diffusione di un video che mostra i maltrattamenti perpetrati nei confronti di un gruppo di i profughi siriani sorpresi ad attraversare il confine tra Siria e Turchia. Il video è stato girato da uno dei soldati, la cui ombra compare nel filmato. Il contenuto è stato condiviso sui social network dopo che uno degli indagati lo aveva girato a un suo parente in Germania.

Nel filmato si sente uno dei militari chiedere ad uno dei ragazzi molestati: “Tornerai ancora in Turchia?”, dopo averlo colpito con un frustino. “Sta tranquillo, non gridare”, risponde poi il soldato alle grida di dolore del giovane. Nelle stesse immagini si vede un altro prendere ripetutamente a calci uno dei profughi e continuare anche una volta che l’uomo è inerme a terra. E ancora, un altro militare turco chiede a un uomo presente nel video: “Perché hai portato i rifugiati qui, sei un trafficante?”, prima di colpire anche quest’ultimo. Il filmato continua con un militare che prende a calci uno dei malcapitati siriani, urlandogli di rialzarsi e di non fingere di essersi fatto male; a quel punto, altri ragazzi prendono in braccio il primo, per impedire al soldato di infierire ulteriormente su di lui.

Soldati turchi arrestati

Tutti gli arrestati sono attualmente sotto indagine giudiziaria, come ha specificato il Comando generale delle forze armate turche. “Il personale in questione è stato preso in custodia e tutte le procedure amministrative e giudiziarie sono state immediatamente avviate contro di loro”, è scritto nella nota ufficiale rilasciata dalle forze armate turche a riguardo. Un portavoce dell’esercito ha aggiunto che l’azione dei militari coinvolti “ha danneggiato l’immagine delle forze armate turche” e che sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per capire se vi siano altri episodi analoghi.

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