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Il tour de force di Renzi tra Expo, papa Francesco e Napolitano

Oggi il Presidente del Consiglio sarà all’Expo di Milano, poi da Napolitano per un incontro “chiarificatore”, infine nella giornata di domani a Napoli per Bagnoli e Città della Scienza e poi a Reggio Calabria e Palermo.
A cura di Redazione
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AGGIORNAMENTO – Dopo la visita ai cantieri di Expo, con tanto di rilancio dell'attività in vista della convention del prossimo anno (che per Renzi si presenta come vetrina unica e indispensabile al nostro Paese, tanto da lasciar intendere che il giorno dell'inaugurazione possa essere chiamato "No Gufi Day"), il Presidente del Consiglio è volato a Fiumicino, dove ha fatto in tempo a salutare papa Francesco, in partenza per la Corea.

Questo lo scatto postato su instagram da Filippo Sensi:

Una due giorni in giro per l'Italia, per riprendere discorsi lasciati in sospeso e per chiarire alcuni passaggi "oscuri" delle ultime settimane di lavoro parlamentare. È questo il programma di Matteo Renzi, la cui agenda non è mai stata così fitta di impegni: nella giornata di oggi, infatti, il Presidente del Consiglio si recherà a Milano, per una nuova visita ai cantieri dell'Expo 2015 (una mezza ispezione, insomma), poi tornerà a Roma, dove incontrerà il Presidente della Repubblica (probabilmente a Castel Porziano, dove Napolitano sta trascorrendo qualche giorno di vacanza) e dove saluterà papa Francesco (in partenza per la Corea del Sud) e infine, nella giornata di domani, sarà prima a Napoli (dove dovrebbe annunciare il "piano" per Bagnoli) e poi a Reggio Calabria e Palermo.

Una due giorni a tappe forzate, insomma, prima della pausa per il "ponte" di Ferragosto, che servirà a Renzi per riallacciare una serie di rapporti, politici e territoriali, in vista della ripresa dei lavori parlamentari e di quella che spera possa essere una fase di "rilancio" dell'azione di Governo. Particolarmente delicato si annuncia il colloquio con Giorgio Napolitano, considerando la vastità dei temi sul tavolo: dalla situazione economica (con le stime sul Pil "peggio delle previsioni", il tasso di disoccupazione che continua a crescere e i dati negativi sull'inflazione), allo sviluppo delle "riforme strutturali" (con la polemica soprattutto sui terreni del lavoro e del fisco), fino ad arrivare alle questioni più strettamente politiche. Su quest'ultimo aspetto, Renzi cercherà un'intesa con il capo dello Stato per quel che concerne lo sviluppo del dibattito sulla legge elettorale, le insidie del percorso di riforma costituzionale e anche la spinosa questione della "successione" allo stesso Napolitano.

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