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Il Sole 24 ore bacchetta Pizzarotti: “Le sue sono politiche lacrime e sangue”

Per il quotidiano economico il primo cittadino di Parma non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale.
A cura di Davide Falcioni
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Nel Movimento 5 Stelle l'austerità ha preso il posto della Decrescita Felice? A quanto pare sì, almeno a Parma, dove il sindaco Pizzarotti è stato promotore di politiche di "rigore montiano". A scriverlo è stato Il Sole 24 Ore in una analisi del primo anno di mandato del giovane sindaco grillino.

"Lacrime e sangue, altro che decrescita felice o il miraggio di arginare la caduta del Paese con slogan tanto accattivanti, tanto demagogici. A Parma, il Comune governato da quasi un anno dai grillini, saranno i cittadini a pagare salato il costo della crisi", spiega  Il Sole. Che poi approfondisce: "Le entrate tributarie della città emiliana, cioè le tanto odiate tasse, saliranno quest'anno di 30 milioni di euro in un colpo solo. Un balzo all'insù di oltre il 20% rispetto al bilancio del 2012. E quei 168 milioni di entrate tributarie non sono episodiche. Il trend della pressione fiscale locale resterà su quei livelli fino a tutto il 2015. La parte del leone la farà la tanto vituperata Imu. L'imposta sulla casa, che i grillini osteggiano, porta nelle casse del comune quest'anno 84 milioni di euro, più di un quarto dell'intero bilancio. E il paradosso nel paradosso è che nel laboratorio di governo grillino l'aliquota sulla prima casa è ai massimi, allo 0,6%. Altro che aboliamo l'Imu! C'è. Si tiene e la si tiene al carico massimo. E che dire dell'Irpef locale. Da lì arrivano altri 25 milioni di euro con l'aliquota allo 0,8% non certo tra le più popolari".

Ma non è tutto. "Il rigore a Parma non risparmia davvero nessuno. Sono in forte aumento le rette dei servizi. Gli incassi dagli asili nido per il Comune salgono quest'anno a 3,9 milioni dai 3,4 milioni precedenti. Le mense per l'infanzia porteranno a entrate per 4,2 milioni contro i 3,3 milioni del 2012 (con un aumento del 30%). Dalle mense scolastiche sono previsti incassi per 5,1 milioni (+10% sul bilancio precedente). Per non parlare delle previsioni di incasso dalle multe previste dalla Giunta in rialzo del 9%. E che dire della tassa rifiuti? Anche qui non si scherza. Dal tributo sono attesi proventi per oltre 39 milioni e con la nuova Tares sono previsti incassi per 4 milioni aggiuntivi al costo del servizio per l'introduzione di un'aliquota dello 0,3% relativa ai servizi indivisibili. Come si vede un bilancio, quello del sindaco Federico Pizzarotti e della sua Giunta grillina, tutto all'insegna della stretta fiscale e del rigore assoluto. Un bagno di realpolitik che capovolge completamente le promesse elettorali e sul piano nazionale contraddice molte delle idee forti del movimento".

Poi il quotidiano economico giustifica le misure prese da Pizzarotti, chiarendo che il Comune di Parma era sull'orlo di un crac a seguito del debito di oltre 800milioni di euro lasciato dal predecessore, Vignali, poi finito in manette. "Pizzarotti governa quindi all'insegna dell'emergenza. Ma delle tante promesse elettorali si è visto ben poco. A partire dai nodi dei dissesti delle società pubbliche che Pizzarotti ha ereditato, dalla STT che necessiterà nel 2013 di liquidità per 13 milioni; alla Spip indebitata da sola per 104 milioni".

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