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Il sogno sloveno adesso è realtà. Tutti i segreti dell’oro europeo di Doncic e Dragic

Il successo agli Europei in Turchia ha messo in mostra due talenti assoluti, ma anche un movimento in salute. Ecco come la Slovenia con i suoi due milioni di abitanti ha vinto il titolo continentale a Eurobasket.
A cura di Carlo Passarello
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Due milioni di abitanti e due campioni speciali. Luka Dončić e Goran Dragic sono i protagonisti assoluti della Slovenia campione d’Europa a Eurobasket 2017. Il primo è il più talentuoso giovane del basket europeo, a 18 anni ha già vinto un oro continentale e due titoli spagnoli con il Real Madrid. Il secondo è un veterano Nba, che però non aveva mai vinto nulla prima di trascinare la sua Slovenia al titolo di campione d'Europa.

Luka Doncic esulta con la maglia slovena @Getty Images
Luka Doncic esulta con la maglia slovena @Getty Images

Luka e Goran

I due sono compagni di stanza. L'esperto Goran, che ha 31 anni e si appresta a disputare la sua nona stagione Nba, parla così del giovane Luka: "È già una stella, anche se è ancora un ragazzino. Posso dire, da compagno di stanza, che guarda ancora i cartoni animati e Friends", ha raccontato sorridendo dopo la partita con la Lettonia in cui il baby fenomeno ha segnato 27 punti e raccolto 9 rimbalzi. Dragic conosce bene tutta la famiglia Dončić, da giovane infatti ha giocato col padre di Luka. Saša Dončić era un giocatore di sostanza, con un paio di presenze in Nazionale e un'ottima carriera in patria.

Nel 2008 il giovane Dragic e Dončić sr vinsero insieme il titolo sloveno con l'Olimpia Lubiana. Il piccolo Luka aveva otto anni, ma seguiva il padre ovunque. Dopo pochi anni il suo talento esplode, i primi mettere gli occhi su di lui sono gli scout del Real Madrid. Nel 2015 l'esordio in campionato, ad appena 16 anni. Adesso si appresta a giocare il suo ultimo torneo in Europa, provando a conquistare un titolo che ancora gli manca, ovvero l'Eurolega.

Futuro in Nba

Sul suo destino le opinioni sono tutte concordi: sarà la prima scelta del draft Nba nel 2018. Avrà presto fra le mani le chiavi di una franchigia professionistica americana, dove potrà dimostrare ciò di cui è capace. Lo attenderà in Nba proprio Dragic, che in Nazionale ha fatto da fratello maggiore a un talento purissimo che comunque possiede una leadership innata. In finale ha aperto lui il break che ha indirizzato il match con una formidabile giocata a tutto campo conclusa con una schiacciata impressionante. A metà del terzo quarto però la favola Dončić sembrava pronta a chiudere il primo capitolo con una brutta fine: il contatto a rimbalzo e l'infortunio che lo mettono fuori gioco.

Dragic alza il trofeo di campione europeo @Getty Images
Dragic alza il trofeo di campione europeo @Getty Images

Favola Slovenia

Pochi minuti dopo il ko di Dončić anche il “fratello maggiore” Dragic lascia il campo per un problema fisico. Ma la Slovenia con i suoi due milioni di abitanti dimostra di avere risorse infinite. E così oltre alle due stelle spuntano altri protagonisti che non ti aspetti. Prima Jaka Blažič, poi Klemen Prepelič, infine Anthony Randolph, che di sloveno ha solo il passaporto ma ha saputo integrarsi a pieno nel gruppo. La favola slovena ha anche uno sceneggiatore, il suo nome è Igor Kokoškov. L'allenatore della squadra campione d'Europa è nato in Serbia, dove ha iniziato a giocare da bambino per poi smettere ancora giovanissimo per colpa di un incidente stradale.

Quindi la carriera da allenatore, prima in patria poi Oltreoceano. Prima da assistente al college, poi in Nba sempre da assistente. Nel 2004 vince l'anello con i Detroit Pistons. Quindi la carriera da allenatore di Nazionale con la Georgia, nel gennaio 2016 invece diventa il commissario tecnico della Slovenia con cui venti mesi dopo diventa campione d'Europa. Dietro l’oro di Istanbul c’è una vera e propria fucina di talenti. Una decina di atleti hanno già giocato in Nba, circa il doppio degli azzurri protagonisti Oltreoceano negli ultimi anni. La piccola Slovenia intanto ha già scritto la storia.

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