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Il sindaco leghista: “Domiciliari allo stupratore di Rimini a casa della Boldrini”

Sul dibattito sugli stupri di Rimini interviene anche il sindaco di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, e pubblica su Facebook una frase shock contro la Boldrini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Sugli stupri a Rimini ecco l'ennesima dichiarazione sessista e violenta da parte di un politico: Matteo Camiciottoli, sindaco leghista di un comune in provincia di Savona, Pontinvrea, ha indirizzato una frase di incitamento alla violenza nei confronti del presidente della Camera Laura Boldrini. La frase shock è stata pubblicata sul suo profilo Facebook, accompagnata dalla foto di Guerlin Butungu, il capo branco degli stupratori di Rimini. Il post recitava: "Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari gli mette il sorriso, che ne pensate?". Dopo le polemiche sul mediatore culturale che aveva detto: "Peggio solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale" minimizzando il danno sulle donne vittime di stupro, e che è stato licenziato dalla cooperativa Lai-momo, il caso di Rimini è ancora al centro del dibattito.

La frase di Camiciottoli non è passata inosservata su Facebook, e il post non è stato ancora rimosso dalla bacheca del sindaco.

La lista delle frasi razziste e sessiste pubblicate sui social si allunga. Il commento che ha destato sconcerto ricorda quello pubblicato sulla recensione di Tripadvisor da parte di Fabio Cenerini, capogruppo della lista Toti a La Spezia, che aveva scritto frasi apertamente razziste contro una giovane cameriera della Guinea Bissau.

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