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Il sindaco condannato per ordinanza razzista: “No ai migranti senza certificato medico”

Il sindaco di un paese in provincia di Savona, Carcare, aveva emesso un’ordinanza in cui vietava l’accoglienza ai migranti africani o asiatici che non fossero in possesso di un certificato sanitario. Il primo cittadino è stato condannato dal tribunale di Genova.
A cura di Annalisa Cangemi
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Franco Bologna, sindaco di centrodestra di un paese in provincia di Savona, Carcare, è stato condannato per "discriminazione e razzismo" dal tribunale di Genova per un'ordinanza emessa mesi fa. Il sindaco aveva stabilito che gli immigrati provenienti da paesi dell'area africana o asiatica non potessero essere accolti in centri o strutture se prima non avessero esibito un certificato attestante le buone condizioni sanitarie e l'idoneità a soggiornare. Ma il contenuto dell'ordinanza è stato tacciato di razzismo: Avvocato di strada Onlus, Asgi-Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione e Federazione Solidarietà e Lavoro hanno denunciato Franco Bologna.

Ma il primo cittadino di Carcare ha pensato di fare ricorso. Per il consigliere regionale ligure di Forza Italia Angelo Vaccarezza si tratta di una "condanna inaccettabile" perché la decisione del sindaco sarebbe dettata dal "Buon senso" e tutelerebbe la sicurezza di tutta la comunità: "Sapere per tempo se gli ospiti di una struttura sono affetti da qualche patologia, se necessitano di cure e quindi attivare per tempo profilassi e cure sanitarie non mi pare un provvedimento così assurdo; gli amministratori devono pensare al bene della comunità che li ha scelti e questo passa anche attraverso la profilassi sanitaria per i migranti, che va a tutela di tutti, anche dei nuovi arrivati".

L'ordinanza era nata in seguito all'arrivo di 50 migranti, sistemati in 12 appartamenti situati sopra una galleria commerciale e a poca distanza dall'asilo nido.

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