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Opinioni

Il Sindaco che non vuole “il bivacco dei clandestini” nel suo Comune

Il delirante manifesto del Sindaco di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento: “Non consentirò a nessun clandestino di bivaccare nel mio paese”.
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Che la vicenda immigrazione abbia prodotto un vero e proprio corto circuito fra politica, istituzioni, informazione ed opinione pubblica è cosa ormai nota e in tal senso gli esempi ormai si sprecano. L'ultima testimonianza arriva da un piccolo comune della provincia di Benevento, da quella "provincia meridionale", da sempre luogo dell'accoglienza e dell'ospitalità. E si tratta di un esempio lampante di quanto sulla questione "immigrazione" al buonsenso e al realismo si stia sostituendo una narrazione tossica, inutilmente allarmista e spesso menzognera.

Accade così che nel paese di Cerreto Sannita "comincino a circolare delle voci" sulla possibilità che il Comune decida di ospitare un gruppo di richiedenti asilo. Delle semplici "voci", nessuna informazione concreta. Lo "spauracchio" è quello del vicino comune di Castelvenere, in cui è in corso un braccio di ferro sull'accoglienza di circa un centinaio di migranti (nello specifico va detto che l'idea che un centro di circa duemila abitanti ospiti il doppio dei migranti dell'intera Valle d'Aosta è decisamente discutibile…). Tanto basta perché il Sindaco di Cerreto Sannita, Pasquale Santagata (un passato tra Alleanza Nazionale e Popolo della Libertà, ora in Forza Italia), faccia affiggere un manifesto di fuoco, per "tranquillizzare" i cittadini.

Per il dott. Santagata, infatti, non ci è la minima possibilità che il Comune ospiti migranti. O meglio, detta così: "Sia ben chiaro a tutti che fin quando sarò Sindaco di questa comunità non consentirò a nessun clandestino di bivaccare in questo paese". Un'immagine chiara, i "clandestini" (non migranti, né rifugiati, né richiedenti asilo, men che meno "persone", attenzione…) che "bivaccano" (…).

Nella lettura del Sindaco il "problema migranti è del Governo centrale" e dunque non possono essere coinvolte le comunità "che per secoli hanno conservato con sacrificio e passione i valori della umana correttezza, del vivere civile e del rispetto reciproco". Dietro le solite parole di stampo salviniano sull'accoglienza dignitosa, le coop rosse, il baratro della politica, resta da capire in che modo i migranti attenterebbero ai "valori" della comunità. Ma questo il Sindaco non lo spiega e anzi, si preoccupa di non creare "terrorismo sociale, tensione e preoccupazione nei nostri cittadini". Insomma, traducendo alla buona: l'uomo nero resti lontano da casa nostra. Bella roba.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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