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Il sindaco Appendino annuncia il no alla Tav: è bufera

La città amministrata dal primo cittadino del Movimento 5 Stelle uscirà dall’Osservatorio tecnico che riunisce i comuni coinvolti dalla grande opera. “L’approccio non è ideologico, ma nel merito e la mozione aiuta a capire perché io e mia forza politica siamo fortemente contrari a un investimento che non è necessario né prioritario”, ha spiegato Appendino.
A cura di Charlotte Matteini
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Torino dice No alla Tav. Il sindaco del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, eletta primo cittadino lo scorso giugno, ha deciso di "esplicitare in tutte le sedi istituzionali e politiche, locali, nazionali ed europee, la contrarietà della Città alla proposta della nuova linea Torino-Lione e in particolare alla realizzazione del tunnel di base, delle nuove linee ferroviarie di adduzione e delle relative opere preliminari", annunciando l'uscita della Città dall'Osservatorio tecnico che riunisce i comuni coinvolti dalla grande opera. "L’approccio non è ideologico, ma nel merito e la mozione aiuta a capire perché io e mia forza politica siamo fortemente contrari a un investimento che non è necessario né prioritario. Le risorse andrebbero gestite meglio, anche alla luce della scarsità attuale", ha spiegato il sindaco Appendino.

La decisione del primo cittadini del Movimento 5 Stelle giunge in seguito alla ratifica del trattato internazionale sulla Tav siglato tra Italia e Francia e con l'opera realizzata al momento al 10% del totale. Il documento era già stato approvato dal Senato. "L’uscita dall’Osservatorio era un atto dovuto, per dare voce al nostro ‘no', e dire ‘no' alla devastazione della valle", ha commentato la consigliera Viviana Ferrero. Il consigliere Malanca, invece, ha posto l'accento sul costo della Tav, rilevando che “i ritorni di questa grande opera, che costa 26 miliardi, di cui 860 milioni già spesi, dovrebbero arrivare nel 2072. Mi ricorda un film di fantascienza. Sono previste alcune piccole compensazioni, ma non c'è alcun interesse da garantire, la Tav non solo è inutile ma è dannosa, crea danni finanziari economici e ambientali, a fronte di alcun vantaggio per le popolazioni. Noi chiediamo che quei soldi vengano impiegati per scuole, trasporti, cavalcavia, ponti e assetto idrogeologico del fiume Po. Queste sono opere utili, non una ferrovia che è un doppione di un’altra, che abbiamo rinnovato pochi anni fa".

Durissima la presa di posizione del senatore del Partito Democratico Stefano Esposito, che accusa il primo cittadino di prendere in giro i torinesi: "Il sindaco Appendino è una persona davvero incredibile. Solo 3 giorni fa ha organizzato, insieme al presidente Chiamparino, una conferenza stampa per annunciare di aver inviato al governo la richiesta per sottoscrivere il patto per il Piemonte. All’interno di questo patto sono contenute molte opere figlie della realizzazione della linea ad Alta Velocità Torino-Lione. Oggi lo stesso Sindaco organizza una conferenza stampa, circondata dai suoi compagni di partito del Movimento 5 Stelle per annunciare la presentazione di una mozione per uscire dall’osservatorio Tav. La Torino-Lione è una infrastruttura che si sta realizzando, nessuna mozione la potrà interrompere, e il Sindaco lo sa bene, però per tenere buoni i suoi consiglieri comunali li fa giocare a fare i No Tav. Se non fossimo gente seria ci si potrebbe ridere su, ma noi siamo gente seria e di fronte ad un Sindaco che crede di prendere in giro i cittadini non ridiamo. Sindaco Appendino sia seria", ha attaccato Esposito.

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