Il senatore Barani: “Almeno 50 senatori sono cocainomani, lo capisco dalle pupille”

Lucio Barani, senatore che proviene dall’area socialista e che al momento è nel gruppo Ala, si era fatto notare qualche mese fa per una serie di gestacci nei confronti delle parlamentari del Movimento 5 Stelle. Per quel gesto era stato sospeso dalla Presidenza del Senato, tra polemiche e botta e risposta al veleno col gruppo grillino a Palazzo Madama.

Ora il senatore verdiniano rischia di tornare prepotentemente alla ribalta per una serie di dichiarazioni quantomeno discutibili. Intervistato nel corso della trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora, Barani ha riservato giudizi tranchant su alcuni suoi colleghi senatori. “Penso che su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti”, ha spiegato, provando dapprima a metterla sul piano scherzoso: “Certi interventi che si ascoltano non sono giustificati solo dalla mancanza di cultura…”.

Poi però ha ribadito il concetto, rivelando come i senatori facciano uso di cocaina “soprattutto nei bagni” e come al posto di Grasso farebbe “delle analisi ambientali in quei posti”. Barani avrebbe anche un metodo per capire chi faccia uso di cocaina o di altre droghe pesanti: “Uno che all'ombra ha delle pupille strette quando dovrebbero esser dilatate, oppure uno che in piena luce ha pupille miotiche significa che ha assunto qualcosa”. La soluzione? L’esame del capello, spiega il senatore, che chiosa: “A chi mi riferisco? Non sono senatori né di destra né di sinistra: sono solo dei cialtroni capitati in Senato”.