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“Il Principe abusivo” di Alessandro Siani arriva in teatro

Tratto dall’omonimo film con cui Alessandro Siani ha esordito al cinema nel 2013, lo spettacolo “Il Principe abusivo” debutterà tra una settimana ad Avellino per poi restare in scena a Napoli per tutto il periodo di Natale e Capodanno. L’attore e regista napoletano, insieme a Christian De Sica, ci racconta in anteprima quello che già si annuncia come un grande successo di pubblico.
A cura di Andrea Esposito
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Siamo andati al Castel dell’Ovo di Napoli per la conferenza stampa di presentazione del nuovo spettacolo teatrale di Alessandro Siani dal titolo “Il Principe abusivo”, adattamento dell’omonima pellicola con cui l’attore e regista napoletano ha debuttato al cinema nel 2013.

Nel cast anche Christian De Sica che torna a vestire i panni del ciambellano e Elena Cucci, nel ruolo della Principessa, e poi Luis Molteni, Stefania De Francesco, Ciro Salatino, Antonio Fiorillo, Raffaele Musella. Le musiche sono del maestro Umberto Scipioni, le coreografie di Eleonora Rella e le scenografie, che si annunciano particolarmente elaborate e vistose, sono di Roberto Crea.

“L’affetto con cui è stato accolto il film – ci ha raccontato Siani – mi ha spinto a progettarne una versione teatrale. In realtà all’inizio quando ebbi l’idea, e cioè della storia di un tamarro che si innamora di una Principessa e contemporaneamente di un ciambellano di che si innamora di una popolana, l’avevo pensata proprio per il teatro… Al cinema la grande sfida è quella di raccontare con le immagini, mentre a teatro la parola ha molte più possibilità e quindi ci siamo molto focalizzati, anche con Christian De Sica, sugli aspetti comici, verbali.”

Lo spettacolo, che debutterà il 1 dicembre al teatro Gesualdo di Avellino e poi dal 11 sarà a Napoli all’Augusteo fino al 6 gennaio, andrà anche in tournée a Bari, al Teatro Team, a Roma, al Teatro Sistina e a Milano al Forum di Assago. “Sono stati già venduti 25.000 biglietti – prosegue Siani – e la cosa naturalmente ci rende molto felici, il mio sogno è quello di regalare alle persone due ore di felicità. L’immagine che ho nella mente di quando ero ragazzo è quella di mio padre che era un operaio. Quando la sera ritornava stanco morto dal lavoro io dalla mia stanzetta lo sentivo mentre stava in cucina, dopo cena, e rideva da solo davanti ai film di Totò. Ecco, io pur non volendomi minimamente paragonare a Totò, vorrei riuscire a regalare alle persone, specialmente a quelle che faticano per tirare avanti, un momento di autentica spensieratezza.

Riguardo alla sua esperienza napoletana Christian De Sica ci ha raccontato di essersi trovato benissimo: “Quando Alessandro mi ha chiamato per lo spettacolo io gli ho detto: ‘Se mi trovi una casa a Marechiaro vengo!’. E lui me l’ha trovata! Ora sono da un mese in città e davvero sono stato benissimo, sto mangiando tanto da essere un po’ ingrassato, tanto che mia moglie mi rimbrotta e ora mi metterà a dieta. Al di là di questo l’amore e la gioia che ho trovato qu, lavorando con la compagnia, è stato davvero unico. Non lo dico per ruffianeria, il clima di lavoro è stupendo e i ragazzi sono davvero magnifici… per me che ho più di sessant’anni lavorare con loro è una bella frustata di vitalità!”.

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