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Il presidente tedesco apre alla Grecia: “Giusto risarcire per i crimini nazisti”

Il Presidente tedesco Joachim Gauck però avverte: “Niente danni di guerra”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo i secchi no da parte del governo di Berlino, con in testa la Cancelliera Angela Merkel, e il rifiuto categorico anche da parte della banca centrale tedesca, arriva una prima leggera apertura alla Grecia per i risarcimenti dei crimini commessi dal Terzo Reich. Ad ammettere la necessità di un risarcimento per "le distruzioni in tutta Europa" commessi dall'esercito nazista durante la Seconda guerra Mondiale è stato il Presidente della Repubblica tedesca Joachim Gauck. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, il capo dello Stato tedesco per la prima volta si è sbilanciato sulle richieste di Atene pur sottolineando però che si tratterebbe di una sorta di risarcimento morale volontario e non di pagamenti di danni di guerra. "Noi non siamo solo quelli che siamo oggi, bensì siamo anche i discendenti di coloro i quali nella seconda guerra mondiale sparsero la distruzione in tutt'Europa, tra l'altro anche in Grecia, e di queste cose a lungo eravamo vergognosamente poco consapevoli", quindi " riflettere su quali possibilità di compensazione o risarcimento possano esserci è la cosa giusta da fare per un Paese consapevole della propria storia come il nostro" ha spiegato Gauck.

Pur sottolineando il netto rifiuto alla richiesta di pagamenti di danni di guerra avanzata a più riprese da Atene, in particolare dopo la vittoria di Tsipras, il Presidente tedesco ha riferito di seguire "con interesse la discussione su diverse proposte avanzate per rispondere al bisogno di una compensazione e di gesti morali e di risarcimento, un bisogno sentito da molti greci". "Mi auguro anche che il governo greco faccia una politica di impegni più concreti" ha però chiosato Glauck riferendosi ai mancati accordo per le riforme di Atene.

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