Il premier belga Michel: “ci saranno altri attentati in Europa”
Gli attentati di Bruxelles del 22 marzo non sono solo un brutto ricordo dell'Europa, ma possono essere l'anticipazione di quello che sarà. Non è questa una promessa dell'Isis, ma un'osservazione del premier belga Charles Michel rilasciata alla "Libre Belgique" a cui ha dichiarato che ci saranno "ancora attentati in Europa e forse anche in Belgio". La minaccia del terrorismo motiva, secondo il capo dell'esecutivo belga, un maggiore coordinamento tra i servizi di sicurezza senza che ciò implichi uno sconvolgimento delle istituzioni del paese. Al momento, precisa Michel, "la priorità è far funzionare le istituzioni come esistono".
L'aeroporto di Zavantem, uno dei due obiettivi presi di mira il 22 marzo, è prossimo ad una parziale riapertura. Il ministro degli Interni Jan Jambon ha raggiunto un accordo con i sindacati di polizia per riattivare lo scalo almeno in parte, forse stesso nella giornata di domenica. Tema del confronto, le misure di sicurezza che saranno rafforzate da subito grazie ad uno screening dei passeggeri e dei bagagli al momento stesso dell'ingresso in aeroporto. Il controllo sarà esteso anche ai veicoli, le cui targhe saranno automaticamente lette da un software attivo su tutta la zona limitrofa all'hub internazionale. Sotto la lente anche i dipendenti del Zaventem per evitare infiltrazioni dei jihadisti ed eventuali fughe di notizia sull'appartato di sicurezza.
Il rafforzamento della sicurezza ha un costo ed è stata premura dei sindacati sincerarsi che il ministro dell'Interno si impegnasse a garantire sufficienti risorse affinché tutte le misure possano essere adottate. Lo scalo sarà inoltre presidiato da ulteriori duecento poliziotti. Con la riapertura dello Zavantem si va verso la normalità in regime di vigilanza straordinaria.
