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Il piccolo Gughi non ce l’ha fatta: in tanti si erano attivati per pagargli le cure

Il piccolo Guglielmo Grassellini, sei anni, aveva un grave tumore. Due anni fa la città di Grosseto fece una colletta per aiutarlo.
A cura di S. P.
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Si è spento nel primo pomeriggio di ieri il piccolo Guglielmo Grassellini, un bambino affetto una rara forma di tumore che due anni fa aveva commosso tutta la città di Grosseto, che si era attivata per aiutare la sua famiglia. A dar notizia della morte di “Gughi” è stato suo padre su Facebook: “Gughi se n’è andato oggi, martedì 26 luglio, alle 13.56, non ha sofferto”. Il messaggio ha improvvisamente cancellato le speranze di un’intera comunità che, appunto, due anni fa aveva risposto all’appello del padre che attraverso i social aveva chiesto aiuto per mettere insieme i soldi necessari per un’operazione negli Stati Uniti che forse avrebbe potuto aiutare il bambino. Ma nonostante l’intervento, Gughi non ce l’ha fatta e a soli sei anni è morto.

La solidarietà e l'intervento in America – “Grazie a tutti per la vicinanza”, ha scritto il padre del bambino, che ha ricordato soprattutto i medici che non hanno mai abbandonato suo figlio e la sua famiglia. Era il marzo del 2014 quando arrivò la diagnosi per il bambino: glioma intrinseco del ponte encefalico. Le prospettive di vita arrivano a un massimo di 14 mesi. Per continuare a sperare occorreva un’operazione che solo un centro specializzato di San Francisco poteva svolgere e così papà Matteo lanciò il suo appello attraverso Go Found Me. Nacque poi una pagina Facebook, “Una speranza per Guglielmo”. In poco tempo le donazioni per Gughi arrivarono a centomila euro: una cifra sufficiente per portare il bambino a San Francisco e farlo operare.

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