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“Il peggior pedofilo del mondo”: stuprava, torturava e uccideva bimbi mentre li filmava

Il 52enne australiano Peter Scully a accusato nelle Filippine di essere la mente di una rete criminale mondiale di pedofili dedita alla produzione e vendita di video che mostrano abusi sessuali e torture sui piccoli.
A cura di A. P.
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Ha abusato di decine di bambini anche in tenerissima età, torturandoli fino alla morte e vendendo poi le immagini degli stupri online sul Dark web a clienti in tutto il mondo. Stiamo parlando di Peter Scully, un 52enne australiano incastrato e arrestato nelle Filippine dove ora viene considerato "il peggior pedofilo della storia". Contro di lui ci sono ben 75 capi di imputazione e prove tanto schiaccianti che i pubblici ministeri delle Filippine hanno deciso di chiedere, a gran voce e apposta per lui, il ripristino della pena di morte abolita nel paese oltre dieci anni fa. Secondo gli inquirenti locali, il 52enne, che era già scappato dall'Australia nel 2011 dopo essere stato accusato di frode, era la mente di una rete criminale mondiale di pedofili dedita alla produzione e vendita di video che mostrano abusi sessuali e torture sui piccoli.

L'uomo convinceva le famiglie a farsi consegnare i piccoli promettendo di prendersi cura di loro, nutrendoli e mandandoli a scuola ma in realtà li teneva segregati come animali da sacrificare in orribili video. Martedì scorso, l'uomo è apparso per la prima volta in tribunale per le prime cinque accuse contro di lui che riguardano il rapimento, gli abusi sessuali e la morte di due adolescenti a Cagayan de Oro nel settembre 2014. In aula sono stati mostrati alcuni video agghiaccianti delle torture tra cui uno dove una bambina appena a testa in giù viene violentata e torturata da due donne mascherate. "È il peggiore video che abbiamo mai incontrato nei nostri anni di lotta contro la pornografia infantile" hanno spiegato gli inquirenti, aggiungendo: "Impossibile credere che cose del genere possano essere fatte a dei bambini".

L'uomo è stato arrestato l'anno scorso solo dopo che due bimbe di 9 e 12 anni, sono riuscite a scappare da  una casa degli orrori nel sud  delle Filippine e denunciare quanto stava avvenendo. Nel stessa casa la polizia ha trovato i resti di una ragazzina di 11 anni, cugina delle  due fuggite. Secondo il racconto delle due sopravvissute, la vittima è stata stuprata poi costretta scavarsi la fossa e infine strangolata. Solo così gli inquirenti hanno scoperto gli altri macabri video che riguardano dirittura un bambino di appena 18 mesi.

La legge filippina permetterebbe di condannare Scully ad un massimo di 30 anni e potrebbe poi scattare l'estradizione in Australia dove era ricercato e dove sconterebbe la pena.  "Noi crediamo che questo non sia  sufficiente", ha dichiarato il procuratore capo, Jaime Umpa, aggiungendo: "Se fossi io a scegliere deciderei per la pena morte e vorrei che ciò accadesse". "Dobbiamo mandare un messaggio forte agli altri che vengono nelle Filippine pensando di poter torture e abusare dei nostri figli, saranno perseguiti con tutta la forza", ha concluso il procuratore.

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