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Il Pd presenta le liste dei parlamentari per le elezioni politiche

Il Pd, dopo molte fibrillazioni, approva le liste per le elezioni. Bersani assicura: «Nessun esponente del governo in lista». Entrano anche quattro esponenti cattolici. Si lavora per escludere gli “impresentabili” dalle liste.
A cura di Biagio Chiariello
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E' il giorno della presentazione delle liste nel Pd per le politiche di febbraio. La direzione del principale partito di centrosinistra ha ratificato i nomi dei candidati, regione per regione, che correranno alle elezioni.«La presenza femminile nelle liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione femminile da valorizzare e segnalare», ha detto Bersani, aprendo la direzione del Pd. «Sulle liste ci siamo presi alcuni rischi. Abbiamo ammazzato il Porcellum con le primarie. Non abbiamo conventi o case private. E' tutto all'aria aperta», ha aggiunto.

I personaggi di spicco non mancano. Ci sono quelli dell'exprocuratore Antimafia Piero Grasso che guiderà le liste in Senato in Lazio e quello della giornalista anti-camorra, Rosaria Capacchione capolista in Campania per il Senato  Piero Grasso, numero uno uscente della Direzione nazionale antimafia, è capolista per il Senato nel Lazio. Il giornalista Corradino Mineo, direttore di Rainews24, è invece capolista in Sicilia. Gli altri capilista sono per il Piemonte Cesare Damiano e Mario Taricco alla Camera e Ignazio Marino in Senato. Alla Camera in Lombardia1 lo stesso Bersani, in Lombardia2 Carlo Dell’Aringa, in Lombardia 3 la senatrice Cinzia Fontana e al Senato Massimo Mucchetti. In corsa ci saranno anche l'ex dg di Confindustria, il bocconiano Giampaolo Galli (in Lombardia) ma anche l'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani (capolista in Campania 1 alla Camera).

C'è da dire che nelle lista ci saranno anche candidati "blindati", un mix tra le anime del partito ed esponenti della società civile, che rischiavano di entrare in collisione con quelli usciti dalle primarie. Per questo motivo le segreterie locali hanno chiesto che il loro numero sia proporzionato e che non siano del tutto staccati dal territorio nel quale correranno. In polemica coi "blindati" a decisione sono arrivate oggi anche le dimissioni del segretario regionale pugliese del Pd, Sergio Blasi, «in pieno ed assoluto dissenso col gruppo dirigente nazionale del Partito Democratico per aver tradito lo spirito delle primarie ed aver invaso le liste pugliesi di "immigrati dal nord"».

Tra i nomi ufficializzati ci sono anche quelli di 4 cattolici "celebri". Si tratta di Edo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il volontariato e coordinatore delle Settimane Sociali, Ernesto Preziosi, già vicepresidente dell'Azione Cattolica e direttore dell'Istituto Toniolo della Cattolica. Dalla società civile arriva invece Valeria Fedeli, tra le fondatrici del movimento Se non ora quando?" (capolista in Toscana per il Senato). Alla Camera la capolista del Pd in Toscana è invece Maria Chiara Carrozza, rettore dell'istituto superiore Sant'Anna di Pisa.

Via gli incandidabili – E da parte del presidente della commissione di garanzia del Pd, Luigi Berlinguer, è arrivato anche un documento ad hoc per escludere gli “impresentabili” dalle liste. L'idea è che siano gli stessi candidati a presentare un modulo in cui dichiarino di non trovarsi in una delle condizioni di incandidabilità previste dal codice etico del Pd e dalla recente normativa sulle liste pulite. «Se passa questo iter – ha osservato Berlinguer- successivamente la segreteria potrà investire la commissione di garanzia per una eventuale verifica sui casi in difetto dei requisiti».

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