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Il parroco nipote di Sandro Pertini picchiato e rapinato a Palermo

Don Miguel Pertini è stato picchiato da quattro banditi nella sua casa, nel quartiere Zen di Palermo.
A cura di Davide Falcioni
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Don Miguel Pertini, parroco di Palermo e nipote dell'ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, è stato brutalmente picchiato e rapinato ieri mattina nella sua casa nel quartiere Zen da quattro malviventi con il volto coperto: il sacerdote è stato colpito alla testa ed ha riportato un ematoma. Trasportato al pronto soccorso, è stato dimesso in seguito alla medicazione. Il parroco avrebbe riferito alla Polizia che uno dei quattro banditi  lo ha colpito con un oggetto per farsi consegnare il denaro. I quattro prima sono entrati in chiesa dove hanno rubato il tabernacolo con i calici e le ostie per l’eucarestia. Dalla parrocchia, passando per la canonica, sono saliti al secondo piano, nell'abitazione del prete, che è stato sorpreso mentre dormiva. Si sono fatti consegnare 300 euro in valuta argentina e 100 euro in contanti.

Padre Miguel Pertini è un sacerdote italo argentino di 44 anni: suo nonno era cugino dell'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Dopo essersi laureato in Sacre scritture all’istituto biblico di Roma, studiando il tedesco e il cinese e l’ebraico, don Miguel è stato trasferito a Palermo nel 2008. La sua parrocchia conta oltre 37mila fedeli e si trova in uno dei quartieri più complessi di Palermo, lo Zen. Ogni giorno il sacerdote è impegnato tra le attività della parrocchia e quelle del “centro servizi culturali”, un complesso di aule con una biblioteca gestito in collaborazione con la fondazione Falcone.

L'aggressione al parroco non ha lasciato indifferenti le istituzioni comunali: "La vile aggressione di cui è stato vittima padre Pertini con la sua famiglia nella parrocchia di San Filippo Neri, nel quartiere Zen, è un fatto gravissimo che segna un salto di qualità per violenza e contenuto. L’impegno di padre Pertini, in prima fila con al fianco l’amministrazione, ha evidentemente dato fastidio e dà fastidio a quanti per anni hanno avuto il controllo sul territorio e oggi hanno perso terreno".

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