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Il Parlamento boccia il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle

La proposta dei senatori del Movimento 5 Stelle respinta dall’aula di Palazzo Madama: contrari Pdl, Pd e Scelta Civica; astenuta la Lega Nord.
A cura di Redazione
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Questa mattina, il Senato della Repubblica ha bocciato con voto a larga maggioranza la mozione del Movimento 5 Stelle che intendeva impegnare il Governo a trovare risorse e modalità per impostare un reddito di cittadinanza come misura minima di contrasto alla povertà. La votazione ha visto compatti i senatori della maggioranza, con Partito Democratico, Popolo della Libertà e Scelta Civica che hanno votato compatti per il no, mentre a favore si sono espressi i senatori del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia e Libertà.

Ecco come era presentata la mozione dai 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo:

"Introdurre il reddito minimo garantito, predisponendo un piano che individui la platea degli aventi diritto, considerando come indicatore il numero di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà. E' la prima proposta contenuta nella mozione d'indirizzo al Governo per contrastare la povertà che presentiamo in Senato. Primo firmatario il capogruppo Nicola Morra. La mozione verrà discussa oggi e invita il governo a procedere al riparto delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali concordato in sede di conferenza delle Regioni, al fine di rendere queste risorse immediatamente disponibili alle Regioni e agli enti gestori. Si impegna inoltre il governo a reperire le risorse necessarie anche attraverso la lotta all'evasione fiscale, l'incremento delle imposte sul gioco d'azzardo e attraverso specifiche disposizioni volte alla redistribuzione delle pensioni d'oro e ad attuare specifiche politiche sociali e dell'occupazione per inoccupati e disoccupati tra i 30 e i 54 anni in generale, e per la donne inattive in particolare, quali categorie a più alto rischio di povertà ed esclusione sociale."

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