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Il Papa ai giovani: “Volate alto, come l’aquila simbolo del Paese di Madre Teresa”

Papa Francesco si rivolge ai giovani nella prefazione al libro “Amiamo chi non è amato”, pubblicata dal Corsera, nel quale sono raccolti due inediti interventi di Madre Teresa: “Siate costruttori di ponti per spezzare la logica della divisione, del rifiuto, della paura gli uni degli altri, mettetevi al servizio dei poveri”.
A cura di Susanna Picone
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 “C’è un’espressione di Madre Teresa, che qui non leggiamo, ma che vorrei facesse da sfondo alla mia riflessione: ‘Noi non siamo una Ong. Le Ong lavorano per un progetto; noi lavoriamo per Qualcuno’. Perciò, anch’io ripeto spesso che la Chiesa non è una Ong, perche lavora per Cristo e per i poveri nei quali vive Cristo, ci tende la mano, invoca aiuto, chiede il nostro sguardo misericordioso, la nostra tenerezza. Rileggendo queste pagine ho pensato di raccogliere alcune riflessioni attorno a cinque parole”: inizia così l’intervento di papa Francesco nella prefazione, pubblicata dal Corriere della Sera, al libro “Amiamo chi non è amato”, nel quale sono raccolti due interventi inediti pronunciati da Madre Teresa, la suora dei poveri che Bergoglio proclamerà santa il 4 settembre. Preghiera, carità, misericordia, famiglia, gioventù: è su questi concetti che riflette il Pontefice. “Madre Teresa ci invita instancabilmente ad attingere alla fonte dell’Amore, Gesù crocifisso e risorto, presente nel sacramento dell’Eucaristia, per poi avere la forza di soccorrerlo nei più poveri tra i poveri, con il cuore pieno di gioia”, così Bergoglio, invitando a entrare “nei pensieri e nei sentimenti di Gesù”.

Papa ai giovani: "Non fatevi rubare il futuro"

“La seconda parola è carità. Significa farsi prossimi alle periferie degli uomini e delle donne che incontriamo ogni giorno, provare compassione per gli ultimi nel corpo e nello spirito”, prosegue il Papa. La terza parola è misericordia – “potremmo anche dire opere di misericordia corporali e spirituali, cioè prendersi cura di tutto l’uomo e di ogni uomo” – e la quarta è famiglia, dove “spicca la figura e la presenza della mamma”. Infine papa Francesco si rivolge ai giovani e a loro chiede “di non perdere la speranza” e di “non farsi rubare il futuro, che è nelle loro mani”. “Rimanete nel Signore e amatevi come Dio vi ama, siate costruttori di ponti per spezzare la logica della divisione, del rifiuto, della paura gli uni degli altri, mettetevi al servizio dei poveri, affrontate con coraggio la vita, che è dono di Dio. Volate alto, come l’aquila simbolo del paese di origine di Madre Teresa”.

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