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Il mistero del cercatore di funghi decapitato, la moglie: “Perché gli hanno fatto questo?”

Amici e famigliari del 68enne ligure Albano Crocco increduli per quanto accaduto. Nessuno riesce a dare un spiegazione al macabro ritrovamento del cadavere decapitato, ma per gli inquirenti è un omicidio messo in atto proprio da persone che lo conoscevano.
A cura di Antonio Palma
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È ancora mistero sulla tragica morte del 68enne ligure Albano Crocco, l'uomo di Lumarzo trovato decapitato nei boschi di Craviasco, nell’entroterra di Genova e non lontano da casa sua, mentre cercava i funghi. L'ex infermiere in pensione era uscito di casa martedì mattina, come aveva fatto tante altre volte, per andare in cerca di funghi nella zona. Da allora però non è più tornato a casa, per questo i familiari nel pomeriggio avevano denunciato la sua scomparsa facendo partire le ricerche che purtroppo si sono concluse mercoledì con il ritrovamento del cadavere senza testa.

In un primo momento gli investigatori credevano di trovarsi di fronte a un incidente, ma i successivi accertamenti sul corpo hanno fatto emergere con forza l'ipotesi dell'omicidio. Il corpo del 68enne infatti mostrava chiari segni di un colpo da arma da fuoco, compatibili con un fucile da caccia. In base ad una prima ricostruzione della scena, infatti, è probabile che Albano Crocco sia stato sorpreso alle spalle dal suo killer che gli ha sparato da distanza ravvicinata all’inizio del sentiero che imboccava per raccogliere i funghi. Una volta a terra l'assassino si è accanito sul cadavere con una grossa arma da taglio decapitandolo. Come dimostrano le numerose tracce ematiche trovate lungo il sentiero, il corpo sarebbe stato poi trascinato per cento metri e spinto in un dirupo. Lungo il percorso gli inquirenti hanno ritrovato il portafoglio e il cellulare. Nessuna traccia invece della testa che sembra sparita nel nulla.

"Prendete chi ha fatto questa cosa terribile a mio marito", è l'accorato appello di  Assunta, la moglie di Albano Crocco ancora sotto shock per quanto accaduto. "Ora mi aspetto che venga arrestato. Non può passarla liscia, dopo quello che ha fatto" ha dichiarato la donna al Il Secolo XIX, aggiungendo: "Quando mi hanno detto quello che era accaduto, martedì notte, non sono più uscita. Ho preferito stare qui e pensare a mio marito e alla nostra vita insieme. Albano era il migliore marito del mondo, una persona speciale che viveva il bosco e la natura. Amava uscire con i suoi adorati cani e cercare funghi o castagne. Mi è sempre stato vicino anche nei momenti più difficili. Non riesco a credere che gli abbiano fatto una cosa del genere"

La donna, come gli altri familiari, non riescono a darsi una spiegazione dell'accaduto. Incredulità anche tra gli abitanti del piccolo paesino dove tutti si conoscono e che adesso sprofonda nel terrore di avere un assassino sotto casa.  "Mai successo nulla del genere, neppure nei dintorni", dice il sindaco di Lumarzo, Guido Guelfo, sottolineando: "Qui ci si conosce tutti. Per lo più si è anche parenti". Per gli inquirenti però proprio un litigio tra conoscenti potrebbe aver fatto scattare li brutale omicidio.

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