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“Il mio lavoro è troppo noioso”. E chiede 360mila euro di risarcimento all’azienda

Frédéric Desnard, 44enne ex dipendente di una società di profumi, ha portato il suo ex datore di lavoro in tribunale: “Mi facevano svolgere compiti inutili, mi annoiavo”, accusa, adducendo anche una depressione causata proprio da quella situazione. L’azienda però si difende: “E’ stato assente per 7 mesi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha chiesto un risarcimento di 360.000 euro per un lavoro “troppo noioso”, che lo ha “distrutto” fino a provocargli la depressione. Frederic Desnard, 44enne, sostiene che quei quattro anni passati ad “umiliarsi” in una società di profumi con sede a Parigi lo hanno fatto “terribilmente vergognare”. L’uomo attribuisce la sua “lenta discesa agli inferi” alla sua ex azienda e per questo di portare il suo capo in tribunale, chiedendo come una cifra astronomica come ‘contentino’.

Desnard è stato responsabile dei servizi generali, tra il 2010 e il 2014, per la Interparfums. In tutto questo periodo sarebbe stato relegato a svolgere compiti umili, di poco valore e che non avevano nulla a che fare con le mansioni per cui era stato assunto. “Mi hanno ostracizzato” dice lui. “Mi vergognavo di essere pagato per non fare nulla” spiega l’uomo che vive a Parigi e sostiene che stress e mancanza di stimoli lavorativi gli avrebbero causato una crisi epilettica mentre stava guidando. Da qui la richiesta economica: 150.000 euro di danni , 200.000 euro per la nullità del licenziamento e altri contributi a compensazione per un totale di 360.000.

L'azienda però respinge le accuse e attraverso il suo legale, Jean-Philippe Benissan, evidenzia che non avrebbe avuto senso per loro stipendiare l’uomo per poi fargli svolgere compiti inutili, come lui afferma. Desnard peraltro in quei 4 anni non si sarebbe mai lamentato della propria situazione e, ancora, l'uomo si sarebbe assentato dal lavoro per ben 7 mesi (motivo per il quale sarebbe stato poi licenziato). Per il momento la Corte ha dato ragione all’azienda e Desnard ha dovuto anche pagare al suo ex capo mille euro per diffamazione. Secondo il tribunale le accuse dell'uomo non sarebbero infatti fondate, ma dettate solo "da un senso di animosità personale” contro il suo ex datore di lavoro. Sarà il Consiglio del Tribunale del lavoro di Parigi a decidere sulla diatriba.

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