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Il migrante eroe, accoltellato per aver difeso un’anziana nell’indifferenza generale

Il 21enne sarà premiato dal sindaco di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria: “Quel ragazzo ha compiuto un’azione eroica, degna di onore”
A cura di A. P.
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Quando ha visto quell'anziana signora in difficoltà alle prese con un uomo e il suo cane che l'avevano fatta anche cadere non ci ha pensato due volte ed è intervento in suo aiuto beccandosi però una coltellata allo stomaco. È la storia del 21enne marocchino Abdellatif Araid, da molti anni in Italia con la famiglia, aggredito alcuni giorni fa da un uomo nel pieno centro di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria solo per aver difeso una donna. Per questo ora il sindaco della cittadina ha deciso di conferire al 21enne un riconoscimento "per senso civico" invitandolo a una cerimonia che sarà preparata in suo onore quando si ristabilirà.

"Quel ragazzo ha compiuto un’azione eroica, degna di onore. Il Comune gli è riconoscente e glielo dimostrerà, non appena si sarà ripreso dalla sua terribile esperienza" ha spiegato il primo cittadino a La Stampa, aggiungendo: "L’intervento di Araid dovrebbe essere esaltato come esempio di perfetta integrazione". "Quando è avvenuto l’accoltellamento non abbiamo solo registrato il fatto di cronaca e il gesto altruistico di Abdellatif, ma anche molta indifferenza tra i presenti. In piazza ci sono due bar e una pizzeria dove in quel momento c’erano molte persone che sono rimaste a guardare" ha ricordato il sindaco, concludendo: "Ricordiamo però anche il soccorso dei militi della nostra Croce rossa che hanno salvato la vita al giovane distraendo quell’individuo dalla sua furia".

"Io ero da solo, ma attorno a me c’era tanta gente. Anche persone sedute nel vicino bar. Devo la vita ai due militi della Croce rossa che mi hanno fatto salire sull’ambulanza e hanno indicato al mio aggressore una strada diversa perché mi stava rincorrendo col coltello in pugno. Quello che più mi ha fatto male è stato vedere la gente che mi stava attorno, fuggire o restare a guardare", ha raccontato invece il giovane che ora si sta ristabilendo.

L'aggressore, un  39enne operaio italiano, è stato arrestato ed ora è in carcere con l'accusa di tentato omicidio. "Sono orgoglioso di mio figlio. Da quando aveva 15 anni ha sempre lavorato. I soldi li ha sempre dati in casa fino all’ultimo centesimo. Ho altri tre figli più giovani, io non trovo lavoro da 6 anni. Mangiamo solo grazie ad Abdellatif che aveva appena cominciato a lavorare in una ditta" ha raccontato il padre del 21enne, sottolineando: "Adesso, ciò che mi fa male sono le dichiarazioni dal carcere di quell’uomo che voleva uccidere il mio ragazzo. Sostiene di non ricordarsi nulla. Non vogliamo vendette, ma chiediamo solo che sia fatta giustizia".

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