15 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il M5s rompe con Crocetta: la Sicilia non è più un’isola felice?

Il gruppo del MoVimento 5 stelle eletto in Sicilia accusa il governatore siciliano di essere attore dell’inciucio Pd-Pdl, senza alcuna distinzione rispetto a quello che si sta concretizzando sul piano nazionale.
A cura di Andrea Parrella
15 CONDIVISIONI
Camera - elezione Presidente della Repubblica Italiana

Chissà che non sia stata quella foto ritraente Berlusconi e Crocetta che se la ridono allegramente insieme durante il "conclave" per eleggere il presidente della Repubblica qualche giorno fa. Fatto sta che oggi, il Movimento 5 Stelle spara a zero sul governatore del Pd che, seppur eletto, non era dotato di una maggioranza in consiglio regionale ed annunciò, sin dal principio della sua esperienza da governatore, che avrebbe avviato una virtuosa collaborazione col M5s per conquistarne la fiducia. Sembrava tutto stesse andando per il meglio, la Sicilia era da mesi l'isola felice, il laboratorio politico che avrebbe dovuto fungere da modello, una proiezione per il governo nazionale che non si riusciva a fare. E invece ecco quanto comunicano oggi gli eletti siciliani del M5s:

Anche in Sicilia ormai il modello è quello dell’inciucio Pd-Pdl. Il governo Crocetta ha preso una strada di rottura col Movimento. La rivoluzione di Crocetta è finita prima di cominciare.

Bisogna capire cosa abbia fatto cambiare idea alla compagine siciliana del Movimento di Beppe Grillo, la quale, sin dall'elezione del governatore affermò che avrebbe votato con libertà di coscienza solo quanto avrebbe ritenuto corretto e finalizzato a salvare l'isola, caratterizzata da un dissesto economico e un'atavica gestione votata allo spreco e al mancato controllo. E dunque, finisce l'esperienza virtuosa? Senza l'appoggio del M5s come farà Crocetta a portare avanti la sua azione politica? Lo strappo si potrà ricucire?

Alla base dello scontro tra le parti, prima di tutto, la legge sulle doppie preferenze di genere, votate congiuntamente dalle forze politiche in consiglio tranne che dal M5s, visto lo sdegno espresso nei confronti di quello che rischia di essere un metodo per concedere a poteri occulti di controllare abilmente il voto. Dissapori acuiti qualche settimana fa, quando tra i Grandi Elettori chiamati ad eleggere il presidente della Repubblica non era comparso nemmeno un membro a 5 Stelle. Infine la constatazione del totale taglio da parte della giunta, di tutte le proposte in termini di bilancio, avanzate dal M5s. A loro parere, in Sicilia così come a Roma, non sta avvenendo null'altro che un allineamento nella tendenza al convergere tra le forze partitiche verso un'intesa. E Crocetta si difende: "Mi dispiace per le parole dei grillini. Per me il dialogo è sempre aperto".

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views