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Il M5S presenta una mozione di sfiducia al ministro Poletti dopo le frasi sui giovani

Non accenna a placarsi il polverone mediatico scatenatosi in seguito ad alcune dichiarazioni sui giovani italiani emigrati all’estero pronunciate nella giornata del 19 dicembre. Sinistra italiana critica aspramente l’operato del ministro, il Movimento 5 Stelle deposita una mozione di sfiducia e il Codacons ne chiede le dimissioni.
A cura di Charlotte Matteini
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Foto Fabio Cimaglia / LaPresse13-05-2014 RomaPresentazione dell iniziativa Giovani al Lavoro. the youth guarantee in ItaliaNella foto Giuliano PolettiPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse13-05-2014 Rome (Italy)Presentation of The Youth Guarantee in ItalyIn the photo Giuliano Poletti

Non accenna a placarsi la polemica che ha coinvolto il ministro del Lavoro Poletti che, durante una conferenza stampa tenutasi a Fano, nelle Marche, ha dichiarato: "Se 100mila giovani se ne sono andati dall'Italia, non è che qui sono rimasti 60 milioni di ‘pistola'. Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi". La frase di Poletti ha alzato un vero e proprio polverone mediatico, tanto che il ministro pochi minuti dopo la pubblicazione dei primi lanci d'agenzia e relativi articoli, ha inviato una nota stampa di scuse sostenendo "evidentemente mi sono espresso male e me ne scuso. Non mi sono mai sognato di pensare che è un bene per l'Italia il fatto che dei giovani se ne vadano all'estero" e sottolineando che è giusto che i giovani italiani che emigrano all'estero abbiano la possibilità di tornare nel proprio Paese per mettere a frutto l'esperienza acquisita.

Nonostante le scuse e le puntualizzazioni, però, numerosi sono gli esponenti politici che in questo momento stanno chiedendo le dimissioni e la sfiducia del ministro Poletti. Sinistra Italiana, per esempio, ha dichiarato oggi in Senato: "Le parole del ministro Poletti sono offensive e ci richiamano al fallimento della sua politica sul Jobs Act. Questo Paese non può permettersi che l'autore del Jobs Act insulti quei giovani che sono stati costretti ad andare all'estero. Non si possono liquidare certe frasi come se fossero gaffe. Le offese verso i lavoratori da parte del ministro del Lavoro sono un fatto che non ha precedenti". Il Movimento 5 Stelle, invece, ha depositato una mozione di sfiducia nei confronti del titolare del dicastero del Lavoro: "Il MoVimento 5 Stelle sta depositando alla Camera una mozione di sfiducia, a prima firma Ciprini, nei suoi confronti. Basta falsa solidarietà e basta scuse", mozione annunciata dal Blog di Beppe Grillo in un post intitolato "#IoSfiducioPoletti, chi sta con i giovani voti la sua sfiducia".

A chiedere le dimissioni del ministro del Lavoro anche il Codacons presieduto da Carlo Rienzi, che in una nota stampa diffusa nella mattinata ha dichiarato: "Poletti deve dimettersi oggi stesso, perché se non lo fa dimostra di non aver minimamente compreso il suo ruolo istituzionale. Le sue affermazioni, oltre ad offendere migliaia di giovani, attestano anche una forma di ignoranza sul livello di disoccupazione in Italia: se molti ragazzi fuggono all’estero è perché nel nostro paese il tasso di disoccupazione giovanile è letteralmente schizzato alle stelle, passando dal 20,3% del 2007 al 36,4% dello scorso ottobre. Numeri noti a tutti, ma che forse solo il Ministro del lavoro non conosce. Invitiamo tutti i giovani italiani costretti a trasferirsi all’estero per lavorare a raccontare la propria esperienza sul sito del Codacons: gireremo le loro storie al Ministro Poletti”.

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