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Il M5S non avrà più il nome di Beppe Grillo nel simbolo

Chiusa la consultazione sul blog di Grillo: gli iscritti hanno deciso di togliere il nome del fondatore dal simbolo del Movimento.
A cura di Redazione
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UPDATE: A larghissima maggioranza gli iscritti al blog di Beppe Grillo hanno deciso di togliere il nome del fondatore dal simbolo. Ora la scritta che comparirà sarà "www.movimento5stelle.it", anche se per i vari passaggi burocratici bisognerà attendere ancora qualche mese. Grillo resta proprietario del marchio e non cambieranno le modalità per l'utilizzo del simbolo sul territorio.

Togliere o meno il nome di Beppe Grillo dal simbolo del Movimento 5 Stelle? A rispondere sono chiamati gli iscritti certificati al blog del capo politico del Movimento, che avranno tempo fino alle 19 di oggi per decidere su una questione da tempo oggetto di discussione e di polemica. È stato lo stesso Grillo a dare il via libera alla consultazione, dicendosi certo del fatto che “il MoVimento 5 Stelle è diventato adulto e si appresta a governare l'Italia”.

Spiega sempre Grillo sul blog:

Il 16 gennaio 2005 nasceva il Blog e il 4 ottobre 2009 a Milano fu fondato il Movimento 5 Stelle il cui simbolo riprendeva l'http://www.beppegrillo.it/. È stato il primo movimento politico nato da un Blog. Io ci ho messo la faccia, il nome e anche il cuore, ma oggi che il MoVimento 5 Stelle è diventato adulto e si appresta a governare l'Italia credo che sia corretto non associarlo più a un nome, ma a tutte le persone che ne fanno parte. Per questo voglio cambiare il simbolo eliminando il mio nome.

Ovviamente il simbolo resterà “riconducibile a quello attuale”, anche per non disorientare elettori e simpatizzanti. La scelta sarà dunque se sostituire l’indirizzo internet che compare attualmente “beppegrillo.it” con quello “mvoimento5stelle.it”. Alle 19 di oggi, dunque, capiremo quale sarà stata la decisione degli iscritti al M5S: una scelta che, in ogni caso, avrà una grande valenza simbolica, soprattutto dopo il passo indietro fatto qualche mese fa dallo stesso Grillo, che decise di farsi affiancare da un direttivo composto da 5 fra i più autorevoli parlamentari del Movimento 5 Stelle.

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