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Il lungo addio a Marco Pannella, aperta camera ardente: c’è anche Renzi

In migliaia stanno rendendo omaggio al leader dei radicali. I funeral verranno celebrati domenica a Teramo, sua città natale. Continuano intanto ad arrivare i messaggi di cordoglio nei confronti del leader dei radicali. Oggi a ricordarlo è il Dalai Lama.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE – Ore 17 – Aperta camera ardente – Nella sala Aldo Moro di Montecitorio è stata allestita la camera ardente per il leader dei radicali, morto ieri a Roma all'età di 86 anni. Già in migliaia stanno rendere omaggio a Pannella. Ci sono anche Matteo Renzi e Laura Boldrini. Presente anche Emma Bonino. Alle 22 poi la salma sarà trasportata nella sede del partito a largo Argentina per una veglia. Domani il funerale laico, con una cerimonia pubblica che si terrà in piazza Navona. Infine, Marco Pannella sarà sepolto a Teramo, sua città natale.

La scomparsa di Marco Pannella ha suscitato un profondo moto di commozione nella politica e nella società italiana. Non solo i Radicali, ma tutto l'arco parlamentare ha reso omaggio a un uomo che è stato un leone nella battaglia per modernizzare il paese: a partire da ieri i più autorevoli esponenti delle istituzioni hanno reso tributo a Pannella, mentre i suoi compagni lo saluteranno oggi a Piazza Navona prima che la salma venga trasferita a Teramo, sua città natale, dove domenica verrà indetto il lutto cittadino e aperta la camera ardente nella Sala Consiliare dalle 13 alle 15. Alle 16 il leader radicale verrà tumulato nella cappella di famiglia. Domani invece il funerale laico, con una cerimonia pubblica che si terrà sempre in piazza Navona.

Marco Pannella aveva compiuto 82 anni lo scorso 2 maggio ed è morto ieri dopo una lunga malattia: da mesi le sue condizioni erano peggiorate, ma mercoledì era giunta la notizia del trasferimento in una clinica di Roma, la casa di cura privata Nostra Signora della Mercede, a causa di un ulteriore aggravamento: curiosamente si tratta della stessa struttura sanitaria dove altre volte era stato ricoverato in seguito agli scioperi della fame a oltranza che organizzava come estrema forma di lotta pacifica.

Il sito di Famiglia Cristiana (e il profilo Twitter del settimanale religioso) ha pubblicato le prime righe della lettera scritta a mano inviata da Pannella a Papa Francesco il 22 aprile scorso, dopo il viaggio  a Lesbo: "Caro Papa Francesco, ti scrivo dalla mia stanza all'ultimo piano, vicino al cielo, per dirti che in realtà ti stavo vicino a Lesbo quando abbracciavi la carne martoriata di quelle donne, di quei bambini, e di quegli uomini che nessuno vuole accogliere in Europa. Questo è il Vangelo che io amo e che voglio continuare a vivere accanto agli ultimi, quelli che tutti scartano":

Ieri sono stati innumerevoli i messaggi di cordoglio arrivati da tutta la politica italiana (e non solo). Oggi a ricordare il leader radicale è il Dalai Lama: "Ha espresso profondo dispiacere, si è rattristato e ha pregato per lui", ha detto Tenzin Taklha, segretario del premio Nobel per la pace. Il leader spirituale del popolo tibetano il 14 marzo scorso aveva inviato un messaggio a Pannella nel quale esprimeva il suo dispiacere per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. "Come sai, ti considero un amico personale e un inamovibile amico del popolo tibetano di lunga data – aveva scritto nel messaggio – Ho molto apprezzato il tuo interesse e supporto per la causa tibetana, come ho avuto modo di dirti ogni volta che ne ho avuto l'occasione".

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la figura di Marco Pannella sottolineando: "La morte di Marco Pannella mi addolora profondamente. Protagonista della politica italiana, senza mai essere legato al potere, ha combattuto battaglie di grande importanza, particolarmente nel campo dei diritti. Ha rappresentato con passione tanti cittadini, riuscendo non di rado a trasformare una condizione di minoranza nell'avvio di processi di cambiamento". Il capo dello Stato ha quindi aggiunto: "Ho avuto modo di parlare più volte negli ultimi tempi con lui, anche in questi giorni di sofferenza. Non ha mai smesso di pensare al domani, un domani migliore per il nostro Paese. Anche questo ricordo mi porta a esprimere con intensità la mia partecipazione e la mia vicinanza ai suoi familiari, a chi lo ha conosciuto e amato, a quanti gli sono stati vicini, anche nelle ultime battaglie per la piena affermazione, ovunque, dello Stato di diritto".

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