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Il liceo breve è legittimo, via libera del Consiglio di Stato al diploma in 4 anni

Via libera del Consiglio di Stato, che ribalta la sentenza del Tar del settembre scorso. Il dirigente scolastico del liceo classico Orazio Flacco di Bari, uno dei quattro istituti italiani in cui è in corso la sperimentazione: “Liceo breve non è una scorciatoia”.
A cura di Susanna Picone
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È legittimo il decreto del ministero dell'Istruzione che ha istituito il liceo breve della durata di 4 anni. A stabilirlo è il Consiglio di Stato che ha in questo modo ribaltato la decisione del Tar del Lazio che aveva dichiarato illegittima la sperimentazione introdotta dal Miur. Contro la sentenza del Tar del Lazio avevano fatto appello le quattro scuole nelle quali è in atto, dallo scorso settembre, la sperimentazione. Si tratta del liceo Flacco di Bari, del Maiorana di Brindisi, l'Enrico Tosi di Busto Arsizio e il Carlo Anti di Verona. Con la decisione del Consiglio di Stato le quattro scuole potranno continuare la loro sperimentazione come previsto dal Miur. “La sperimentazione – dicono infatti i giudici – è valida. La minor durata del corso di studi (4 anni al posti dei 5 regolamentari) in quanto compensata con più ore di lezioni è comparabile a quella del corso quinquennale. Il programma di studi, infatti, viene salvaguardato”. In particolare, i giudici hanno evidenziato che “l’articolazione dei richiamati moduli sperimentali risulta nel complesso omogenea e adeguata, anche in considerazione del fatto che alla riduzione di un anno nella durata del corso di studi secondari di secondo grado fanno da contraltare: a) un maggiore numero di ore settimanali di lezione; b) un maggiore numero annuale di giorni di lezione; c) la sostanziale invarianza delle materie di insegnamento; d) la piena conferma ed applicazione delle vigenti disposizioni in tema di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione e in tema di rilascio dei titoli di studio finali”.

“Il liceo breve non è una scorciatoia”

Il liceo breve ha “un percorso di studi serio ed impegnativo, dove i numeri del monte ore complessivo dimostrano che la sperimentazione non è una scorciatoia”, così il dirigente scolastico del liceo classico Orazio Flacco di Bari, prof. Antonio d'Itollo, dopo la sentenza del Consiglio di Stato. “Questo – ha spiegato il dirigente – vuole essere solo un progetto sperimentale di ampio respiro internazionale, che affianca e non sostituisce il liceo di ordinamento, e che può dare più chance agli studenti di entrare prima nel mercato del lavoro e nel mondo delle professioni, come avviene in ben 12 Paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Olanda e Gran Bretagna dove già ci si diploma in 4 anni. L'obiettivo ultimo della sperimentazione è proprio quello di eliminare questo gap tra i diplomati italiani e quelli europei, assicurando, nel contempo, competenze e conoscenze di prim'ordine”. Per il preside cercare di rapportare la durata dei nostri corsi di studi a quelli di tutti i paesi più importanti d'Europa “è un'azione che tende a limare una disparità di trattamento già oggi esistente”.

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