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Il Lavoro bene comune: la Fiom in piazza a Roma (DIRETTA)

I metalmeccanici della Fiom in corteo a Roma per difendere i diritti dei lavoratori e contro le politiche del lavoro imposte dal Governo. In piazza anche no tav, studenti della Sapienza e esponenti politici di Idv e Sel.
A cura di Antonio Palma
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I metalmeccanici della Fiom in corteo a Roma per difendere i diritti dei lavoratori e contro le politiche del lavoro imposte dal Governo. In piazza anche no tav, studenti della Sapienza e esponenti politici di Idv e Sel

Oltre 50mila persone arrivate da tutta Italia si sono date appuntamento oggi a Roma per la manifestazione indetta dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil in contemporanea con lo sciopero di otto ore proclamato  dalla categoria. Partito da piazza della Repubblica intorno alle 9,30 il corteo arriverà a piazza San Giovanni dove si terrà i comizio finale con l'intervento del segretario Maurizio Landini e di alcuni rappresentanti dei No tav.

14:30 – L'applauditissimo discorso del segretario Landini che è durato circa una cinquantina di minuti ha spaziato tra numerose questioni, dall'art.18 alla riforma delle pensioni, passando per la rappresentanza sindacale nelle fabbriche e i contratti collettivi, e rivolgendosi più volte al Governo e ai partiti affinchè non seguano la linea Marchionne ma ascoltino i lavoratori che altrimenti saranno pronti a dare battaglia per lungo tempo.

14:22 – "Questa piazza si rivolge anche al resto del mondo sindacale e alla Cgil, qui c'è la disponibilità ad andare anche allo sciopero generale" ha detto Landini concludendo il suo discorso dal palco della manifestazione Fiom, confermando la volontà del sindacato di andare avanti nella lotta perchè "senza la Fiom e i metalmeccanici non si esce da questa crisi".

14:18 – Landini ha esortato l'Italia a muoversi sul piano della legalitàperché ha spiegato "siamo il Paese dove c'è la corruzione e il livello di illegalità più diffuso d'Europa, siamo il paese dove la mafia, la ndrangheta e la camorra hanno in mano pezzi decisivi dell'economia" .

14:15 – "La Fiom sempre contro le grandi opere pubbliche perché è importante affrontare il problema della sostenibilità ambientale" con queste parole Landini si schiera a fiando dei Notav ricordando l'importanza di capire come vengono spesi i soldi pubblici.

14:08 – La Fiom è pronta a raccogliere le firme per un referendum abrogativo dell'articolo 8 varato dal Governo Berlusconi e che introduce la possibilità di firmare un contratto di lavoro che deroghi al contrato collettivo nazionale, lo ha speigato Landini dal palco della manifestazione Fiom a Roma.

14:03 – "L'Art.18 non si tocca " è perentorio Landini nel ricordare il prossimo appuntamento della trattativa tra Governo e parti sociali sulla riforma del lavoro in programma lunedì. La Fiom è per un'estensione dell'articolo 18 anche a chi per il momento non ce l'ha e invita l'Esecutivo a cancellare le tante forme di precariato anche attraverso un incremento del costo del lavoro precario.

14:00 – Landini fa un appello ai politici affinché "non si calino il cappello davanti a Marchionne" perché altrimenti subiscono un ricatto non accettabile e li esorta a difendere "la libertà e la democrazia, perché fanno parte della nostra Costituzione".

13:55 – "Siamo in presenza di un attacco ai diritti, alla costituzione e alle libertà di ognuno" ha detto Landini riferendosi al caso Fiat e chiarendo che quello del gruppo torinese è un tentativo di cambiare radicalnente il sistema sindacale del Paese. Rivolto agli altri sindacati Cisl e Uil ricorda l'importanza dell'unione perrcge quello in atto è "un attacco alla storia confederale del sindacato del Paese".

13:50 – "I lavori non sono tutti uguali, dirlo non è giusto né vero" con queste parole Landini ricorda al Governo che la riforma del lavoro e delle pensioni non è adeguata e ricorda che quello di oggi sarà solo un primo appuntamento ma che la Cgil è pronta ad andare anche sotto i palazzi del potere per reclamare i diritti dei lavoratori.

13:45 – "Il nostro obiettivo è di portare i diritti dei lavoratori anche dove non ci sono", spiega Landini invitando i politici a far applicare la Costituzione in tutti i luogi di lavoro compresa la Fiat.

13:40 – E' il momento dell'atteso discorso del segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini che si scaglia prima contro la Fiat e poi contro il Governo e i rappresentanti politici parlamentari. "Visto che c'erano tante preoccupazioni, chiunque può vedere questa piazza, sì siamo una piazza di pericolosi metalmeccanici che vogliono difendere i propri diritti" ha esordito Landini.

13:38 – Gli operai di Melfi non reintegrati si scagliano contro i politici non presenti, e rivolti probabilmente al Pd ricordano le parole di Berlinguer che "un vero politico di sinistra fa le cose con il popolo e insieme al popolo".

13:35 – "Oggi è difficile essere dela Fiom nel gruppo Fiat" ha detto la rappresentante sul palco, lamentando la discriminazione come sta accadendo a Pomigliano ma ribadendo la volontà di resistere anche contro la stampa che ah delegittimato la Fiom.

13:28 – "Vogliono imputare all'Art.18 la mancanza di ripresa economica", con queste parole la delegata Fiom della Fiat si è rivolta alla piazza ricordando invece che lo statuto dei lavoratori è un diritto conquistato dai lavoratori e che ha fatto capire la sua utilità anche con il caso degli operai di Melfi.

13:25 – I delegati Fiom della Fiat, accolti dall'applauso della piazza, sul palco si presentano chiarendo che se non ci saranno risposte lo sciopero di oggi è solo l'inizio di una stagione di lotta.

13:23 – Il gruppo di studenti staccatosi dal corteo Fiom, circa un centinaio ha raggiunto la sede dell'Inps, la polizia sta tentando di disperderli.

13:20 – Aplausi misti a fischi per il segretario confederale della Cgil, dalla piazza gli urlano "sciopero generale".

13:15 – Al fianco di Landini, Scudiere parla dal palco alla folla e si scaglia contro Marchionne e tutte le aziende che attuano comportamenti antisindacali. "Il Governo chieda conto a Marchionne del suo comportamento che lascia fuori i  nostri iscritti, non rispetta i diritti e fa il furbo" ha detto Scudiere.

13:10 – Per la Cgil parla il segretario Vincenzo Scudiere in rappresentanza di tutto il sindacato confederale al posto della Camusso al lavoro fuori dal Paese.

13:00 – Ioannes Stefanopulos, presidente del sindacato dei metalmeccanici greci, si scaglia contro le misure di austerity del Governo greco accusandolo di esere schiavo  del Fmi e ritenendo i provvedimenti dannosi e che condurranno il Paese alla recessione.

12:57 – Secondo l'agenzia Asca un gruppo di manifestanti per lo più studenti si sarebbe staccato dal corteo per dirigersi lungo via Magna Grecia. In questo momento stanno bloccando il traffico tenuti sotto osservazione dalle Forze di Polizia.

12:55 – In rappresentanza dei metalmeccanici greci sul palco anche un delegato sindacale ellenico Ioannes Stefanopulos.

12:50 – Dal palco microfoni anche agli studenti che hanno iniziato il loro discorso ricordando i tre ragazzi aggrediti davanti al liceo Righi mentre facevano volantinaggio pro Fiom.

12:45 – La Cgil si rivolge direttamente alll'amminstratore delegato della Fiat: "Marchionne guardi la piazza della Fiom e riveda le sue decisioni di tenere fuori dalle fabbriche i nostri iscritti" scrivoon sul profilo twitter.

12:40 – Un duro attaco frontale alla classe politica del Paese ma anche al Governo tecnico quello di Flores D'arcais dal palco della Fiom che dice: "Voglio far fare politica ai banchieri ma non ad un sindacalista".

12:35 – Dal palco sta parlando il direttore di Micromega Flores D'arcais che si scaglia contro Bersani e la scelta di vietare ai dirigenti del Pd di non partecipare alla manifestazione per via della presenza sul palco dei No Tav.

12:30 – Mentre il corteo continua a defluire si liberano alcune strade della Capitale e l'Atac, l'azienda del trasporto pubblico di Roma, avvisa che il servizio sulle linee 5-14-105 è stato riattivato sino alla stazione Termini.

12:20 – Parla ora una delegata sindacale che lavora alla Ansaldo Breda del gruppo Finmeccanica una delle industrie in cui più di altre si è acceso lo scontro con le rappresentanze sindacali.

12:15- Tantissime le bandiere di Rifondazione e Sel che hanno aderito in maniera massicia all'appuntamento della Fiom. Presenti anche i leader dei partiti come Oliviero Diliberto che ha ricordato "l'articolo 18 non è un tabù ma un pilastro fondamentale della nostra democrazia".

12:13- Mentre continuano gli slogan dei no tav sotto il palco della manifestazione, inizia ora a parlare un'operaia metalmeccanica interinale a cui seguirà un lavoratore precario del settore conoscenza.

12:05 – Nonostante il lungo corteo sia ancora in marcia e le persone defluiscono lentamente in Piazza San Giovanni, dal palco della manifestazione inizia a parlare il rappresentante dei no tav Sandro Plano.

12.00 – La testa del Corteo è arrivata a Piazza San Giovanni con lo striscione che da il nome alla manifestazione Fiom, "Democrazia al lavoro".

11:58 – Nonostante il Pd non abbia aderito alla manifestazione Fiom, molti i volti noti del partito che a titolo personale stanno partecipando al corteo, dall'ex Governatore Antonio Bassolino ai senatori, Vincenzo Vita e Paolo Nerozzi, al segretario del Pd della capitale, Marco Miccoli.

11:57 – Il corteo sta ora riaprtedno per raggiungere piazza San Giovanni dopo essersi fermato per congiungersi con il corteo degli studenti della Sapienza che si è accodato a quello dei metalmeccanici.

11:56 – Sono confermate le voci sul pestaggio avvenuto ai danni di alcuni studenti davanti al liceo Righi. Secondo le ultime notizie i giovani stavano facendo volantinaggio a favore della manifestazione della Fiom quando sono stati aggrediti con oggetti contundenti da giovani appartenenti ad un’aria politica opposta.

11:55 – Nel corteo è comparsa anche una bandiera del Partito democratico portata da un gruppo di iscritti provenienti da Modena, che hanno spiegato ai cronisti di essere a Roma per testimoniare la loro vicinanza  ai metalmeccanici dicendosi in netto disaccordo con la decisione di Bersani di non partecipare.

11:50 – In piazza oltre ai tantissimi esponenti del partito di Di Pietro e di Sinistra Ecologia e Libertà  non sono mancati esponenti e militanti del Pd che quindi hanno fatto una scelta diversa da quella ufficiale del partito.

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