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Il governo tedesco vuole limitare l’assistenza sanitaria ai cittadini UE in Germania

Il Ministro del Lavoro è intenzionato a ridurre le prestazioni sociali di assistenza ai cittadini dell’Unione Europea presenti in Germania.
A cura di Davide Falcioni
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Il governo tedesco guidato dalla cancelliera Angela Merkel è intenzionato a limitare le prestazioni sociali ai cittadini dell'Unione Europea che vivono in Germania. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Nahles, membro del partito socialdemocratico Spd, che governa insieme ai conservatori. In base alla proposta che Nahles presenterà a breve in consiglio dei ministri per l'approvazione, i cittadini dell'unione saranno in futuro esclusi dalle prestazioni garantite dal pacchetto Harz-IV (che riguarda tra l'altro il sussidio di disoccupazione) e dagli aiuti sociali qualora non lavorino in Germania e non abbiano maturato diritti dall'assicurazione sociale, che si acquisiscono dopo 5 anni di lavoro senza aiuti dallo Stato.

In Germania 440mila cittadini UE ricevono sussidi dallo stato

Il Ministro del Lavoro ha difeso le proposte sostenendo che la nuova legislazione colmerà le lacune interpretative sulla materia, portando maggior chiarezza. Già nei mesi scorsi il ministro aveva annunciato una revisione della materia, dopo che un tribunale sociale federale aveva stabilito che i cittadini dell'Unione Europea che cercano lavoro in Germania possono accedere a prestazioni sociali dopo appena sei mesi di permanenza. La decisione aveva allarmato i comuni tedeschi, titolari dell'erogazione dei contributi, che temevano pesanti contraccolpi sui propri bilanci. Secondo l'agenzia federale del lavoro, sono 440.000 i cittadini dell'Ue che ricevono ad oggi in Germania prestazioni sociali dallo Stato. Il gruppo più esteso, in numeri assoluti, è costituito dai polacchi (92.000) seguito da italiani (71.000), bulgari (70.000), rumeni (57.000) e greci (46.000). In termini percentuali rispetto ai cittadini presenti in Germania, ai primi posti risultano bulgari e rumeni. Nella maggior parte dei casi non si tratta di disoccupati, bensì di persone il cui reddito è al di sotto della soglia di dignità e che vengono aiutate con sostegni pubblici.

Anche in Inghilterra Cameron vuole tagliare l'assistenza ai cittadini UE

La proposta tedesca fa il paio con quella inglese: nei mesi scorsi, infatti, un alto funzionario del governo britannico aveva annunciato l'intenzione di rivedere le modalità di erogazione delle prestazioni sociali. In particolare nell'ambito dei negoziati con l'Unione Europea sulla modifica dei termini di appartenenza della Gran Bretagna, Cameron ha chiesto di concedere al Regno Unito il diritto di non fornire le prestazioni sociali ai migranti provenienti dai paesi dell'UE durante i primi quattro anni dopo il loro arrivo.

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