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La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto vaccini: oggi il via libera definitivo

Il decreto vaccini, dopo l’approvazione del Senato, è approdato all’aula della Camera dove il governo ha incassato la fiducia. Il via libera definitivo è atteso per oggi intorno alle 12. Ecco cosa prevede il testo dopo le modifiche a Palazzo Madama.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo ha incassato la fiducia alla Camera sul decreto vaccini, approvato la scorsa settimana dal Senato, con 305 voti favorevoli, 147 contrari e due astenuti. Questa mattina è attesa la votazione finale sul provvedimento che diventerà così legge. Il voto sulla fiducia è arrivato nella serata di ieri. Il decreto scade il 6 agosto: entro quella data il Parlamento deve quindi convertirlo in legge, motivo per cui si è deciso di tagliare la discussione ponendo la fiducia.

Il decreto rende obbligatori 10 vaccini per i minori fino a 16 anni, con la necessità di dimostrare di aver somministrato i vaccini ai propri figli per poterli iscrivere a scuola. Al Senato il testo è passato con i voti favorevoli della maggioranza di governo e di Forza Italia e Scelta Civica. La decisione di porre la questione di fiducia sul testo è stata apertamente criticata dal Movimento 5 Stelle che accusa l'esecutivo di una "forzatura", definita come la "degna conclusione di una lunga prova muscolare del ministro Lorenzin e del governo che sui vaccini hanno scelto di obbligare la popolazione, trattandola come una massa e non come un insieme di persone". Il M5s accusa il governo di aver "spaccato il paese" con questo decreto, bloccando inoltre "la discussione alla Camera in nome di equilibri politici da preservare".

Cosa prevede il decreto vaccini

Per i bambini dagli 0 ai 6 anni non sarà possibile effettuare l’iscrizione a scuola nel caso in cui non siano vaccinati. Diversamente, per i minori tra i 6 e i 16 anni non vaccinati sono previste sanzioni per i genitori. Le multe sono state abbassate rispetto a quelle inizialmente previste, passando da un massimo di 7.500 euro all’attuale massimo di 500 per ogni figlio non vaccinato.

Tra le modifiche apportate dall’aula del Senato durante la discussione, una delle più rilevanti riguarda la possibilità di prenotare i vaccini direttamente in farmacia. Un sistema “in via sperimentale” che ha l’obiettivo di “agevolare gli adempimenti vaccinali relativi all’anno scolastico 2017/2018”. Prevista, inoltre, la possibilità di presentare una autocertificaizone per tutti i figli che non hanno ricevuto l’invito delle Asl entro il 31 agosto. L’obbligo vaccinale non è stato invece introdotto per gli operatori sanitari, sociosanitari e per i docenti a causa della mancanza di adeguate coperture finanziarie.

L’obbligo riguarda dieci vaccini: i sei contenuti nella formulazione esavalente (contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Haemophilus influenzae tipo b) e i quattro della tetravalente (contro morbillo, parotite, rosolia e varicella). Rimangono esclusi, ma comunque fortemente raccomandati e offerti gratuitamente, i vaccini contro meningococco B e C, pneumococco e rotavirus.

Per l’anno scolastico 2017/2018 sono state dettate alcune disposizioni specifiche che riguardano la prima fase di applicazione del decreto. In merito alla presentazione di alcuni documenti, sono state fissate il 31 ottobre come data per la scuola dell’obbligo e il 10 settembre per i nidi. In particolare, secondo le disposizioni, per l’avvenuta vaccinazione si può presentare sia la documentazione che una autocertificazione: nel caso dell’autocertificazione si dovrà poi presentare la documentazione dell’avvenuta vaccinazione entro il 10 marzo 2018. In caso di omissione, differimento e immunizzazione da malattia è obbligatorio presentare la documentazione relativa. Per quanto riguarda chi è in attesa di ricevere la vaccinazione, si deve presentare copia della prenotazione dell’appuntamento con l’asl. Dall’anno scolastico 2019/2020 le procedure verranno invece semplificate: gli istituti scolastici e le asl comunicheranno direttamente per verificare l’avvenuta vaccinazione dei minori.

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