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Il governo francese: “I lavori della Tav subiranno una pausa, riesamineremo il progetto”

Elisabeth Borne, ministro dei trasporti francese: “Si fa una pausa, si riesaminano gli orientamenti in termini di mobilità, si riesaminano le spese e le risorse per non fare più promesse non finanziate”.
A cura di Davide Falcioni
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L’ultima pacifica mobilitazione dei No Tav, in particolare delle donne, è stata quella di incontrare oggi il sindaco Gemma Amprino, favorevole alla Tav Torino-Lione, per consegnarle un particolare e polemico regalo per la festa della donna. Le donne No Tav hanno chiesto al sindaco di rivedere la sua posizione.

La Tav Torino Lione a rischio? A quanto pare sì, dal momento che la neo ministra dei trasporti francese Elisabeth Borne, intervistata dal quotidiano ecologista francese Reporterre, ha dichiarato che il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron "ha annunciato un approccio globale. Si fa una pausa, si riesaminano gli orientamenti in termini di mobilità, si riesaminano le spese e le risorse per non fare più promesse non finanziate, e avere dunque a disposizione risorse coerenti con le promesse fatte". Argomenti, quelli addotti dal ministro francese, in questi decenni avanzati spesso anche dal Movimento No Tav, che infatti per prima ha rilanciato sui suoi canali l"audio delle dichiarazioni della diplomatica, che in un passaggio afferma esplicitamente che per la Torino – Lione "si tratta di una pausa".

Il governo francese: "I lavori sulla Tav subiranno una pausa"

Elisabeth Borne ha affermato: "Il presidente della repubblica ha annunciato che, dal momento che gli impegni che sono stati presi e i bisogni  essenziali in termini di manutenzione e rigenerazione superano di dieci miliardi le entrate prevedibili in questa fase, siamo obbligati a fare una pausa per riflettere sul modello di mobilità e dare priorità ai progetti e in seguito andremo verso una legge di programmazione nella quale non saremo più tra promesse non finanziate: avremo anno per anno, con una visione su dieci anni e nel corso dei cinque anni del periodo quinquennale, spese e ricette equilibrate". La pausa annunciata dal ministro transalpino dovrebbe interessare tutto il tratto della linea ad alta capacità in Francia, ma le perplessità del governo francese rischiano di rallentare ulteriormente i lavori anche sul lato italiano. Lavori che, va specificato, sono ben lungi dal termine essendo stato ultimato solo un tunnel di servizio alla linea Torino Lione.

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