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Governo: 400 mila nuovi ‘posti fissi’, ma la disoccupazione è al massimo storico

Aumento del 7,1% rispetto ad un anno prima, dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Tuttavia, l’Istat evidenzia come il tasso di disoccupazione a ottobre sia balzata al 13,2%: si tratta del massimo storico.
A cura di Biagio Chiariello
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“Oltre 400 mila nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato, con un aumento tendenziale del 7,1% rispetto ad un anno prima". E’ l’annuncio del ministero del Lavoro, in base ai primi dati sulle Comunicazioni Obbligatorie relative al terzo trimestre del 2014. Un annuncio che però arriva nelle stesse ore in cui l’Istat  Il riferisce come il tasso di disoccupazione ad ottobre sia aumentato di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi. Ad oggi è al 13,2%. Si tratta del massimo storico, il valore più alto sia dall'inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977 (ben 37 anni fa). Il numero di disoccupati ad ottobre risulta pari a 3 milioni 410 mila, in aumento del 2,7% rispetto al mese precedente, ovvero di 90 mila unità, e del 9,2% su base annua, con 286 mila persone in più in cerca di un lavoro. Sempre l’Istituto Nazionale di Statistica evidenzia come il tasso di disoccupazione dei 15-24enni ad ottobre sia pari al 43,3%, in crescita di 0,6 punti percentuali sul mese precedente e di 1,9 punti su base annua. Lo rileva l'Istat nelle stime provvisorie. I giovani under25 in cerca di lavoro raggiungono così quota 708 mila.

I dati del Ministero sui ‘posti fissi'

Cresce l’occupazione, quella fissa, con il posto a tempo indeterminato, secondo il Governo. Cresce la disoccupazione, secondo l’Istat. In base ai primi dati del Ministero sulle Comunicazioni Obbligatorie relative al terzo trimestre del 2014. Oltre ai ‘posti fissi' nel 3/o trimestre 2014 aumentano anche i contratti di apprendistato, che "crescono del 3,8%, confermando, pure in termini più contenuti, la tendenza che si era già evidenziata nel secondo trimestre, nel quale avevano fatto registrare un balzo del 16%". Si legge ancora nel rapporto del Ministero.  "Questi dati, in continuità con quelli relativi al secondo trimestre, confermano che il cosiddetto decreto Poletti", spiega il ministero, "ha prodotto l'esito che era auspicabile, cioè un incremento dei contratti a tempo indeterminato e dei contratti di apprendistato".

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