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Il Giappone ha ucciso 333 balene “in nome della ricerca”

Le navi nipponiche sono tornate a cacciare in mare nonostante il divieto imposto dalla Corte Internazionale di Giustizia. E il motivo, afferma Tokyo, sarebbe scientifico…
A cura di B. C.
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Una spedizione di caccia alla balena in Antartide particolarmente fruttuosa quella di quattro navi giapponese che hanno fatto ritorno nel paese con ben 333 carcasse di cetacei uccisi “in nome della ricerca”. Lo ha reso noto l'agenzia governativa nipponica per la pesca. C’è peraltro da dire che il numero non è causale: l rappresenta il tetto massimo che il paese del Sol Levante si è concesso per legge nell’ambito del suo programma di caccia alla balena che continua a difendere per ragioni scientifiche. In un comunicato diffuso ieri, l'Istituto giapponese per la Ricerca sui Cetacei (ICR) aveva annunciato il ritorno della flotta, specificando le coordinate geografiche delle aree in cui si è svolta la mattanza: il Santuario delle Balene dell'Oceano del Sud, il Santuario delle Balene Australiano e il Mare di Ross.

In realtà la Corte internazionale di Giustizia (ICJ) aveva emanato un ordine di stop alla caccia alla balene nel 2014, stabilendo che il programma vìola le norme internazionali, smentendo le motivazioni di ricerca, citando una mancanza di produzione scientifica. Il Giappone si è sempre difeso adducendo il fatto che le specie cacciate non sono in pericolo di estinzione e che comunque la carne di balena è parte della propria cultura e della propria tradizione: e ha continuato ad evidenziarlo, nonostante il consumo di questo prodotto sia largamente e costantemente diminuito nel corso degli ultimi anni. Allo stesso tempo, l’Istituto di Ricerca sui Cetacei del Giappone sostiene che sia necessario uccidere i cetacei per misurare età della maturità sessuale, i tassi di gravidanza e lo spessore grasso. Negli ultimi 12 anni sono state più di 4000 le balene uccise e tra queste sono diverse le femmine gravide catturate. Tra le 333 balene uccise ben 207 portavano in grembo un cucciolo.

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