Il figlioletto muore in un incendio, due settimane dopo la mamma si toglie la vita

Una drammatica storia arriva dal Regno Unito, dove un bambino di otto anni e la sua mamma trentacinquenne sono morti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altra. Il primo è morto il 30 ottobre scorso in un incendio avvenuto nell’abitazione in cui viveva con sua madre, la seconda invece si sarebbe suicidata forse incapace di andare avanti senza il suo bambino. Sono i media britannici a raccontare la storia di Kelly-Anne Carter e del figlioletto Lucas. Il 30 ottobre scorso la casa in cui Kelly e il figlio si erano trasferiti da sei mesi ha preso fuoco: la donna è riuscita a salvarsi dopo aver tentato invano di salvare il figlio, rimasto intrappolato al piano superiore. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, lei era davanti casa: aveva ustioni su tutto il corpo ed era disperata perché consapevole che suo figlio Lucas era rimasto intrappolato. Per il bambino non c’è stato nulla da fare mentre la sua mamma è stata trasportata d'urgenza in ospedale e ricoverata. Dimessa, si era trasferita a casa del compagno Andy ma nonostante l'affetto dei suoi cari non ce l’ha fatta a superare la perdita del bambino. Sabato scorso l’hanno trovata priva di vita. La polizia ritiene possa trattarsi appunto di un suicidio.

“Era devastata dalla morte del figlio” – “Kelly era devastata dalla morte del suo unico bambino – ha raccontato un amico – Si era totalmente dedicata a Lucas, un bambino gentile e amorevole. Stavamo cercando di trovare un senso a quello che era successo due settimane fa e adesso dobbiamo convivere anche con il dolore di aver perso un'amica”. “È con profondo choc e tristezza che apprendiamo della morte della mamma di Lucas – così anche la scuola del bimbo – I nostri pensieri e le preghiere sono rivolte alla famiglia e al compagno Andy. Lucas è morto in circostanze tragiche il 30 ottobre 2016 e il suo funerale si svolgerà venerdì. Adesso apprendiamo che anche Kelly è morta e tutto ciò rende questo momento molto più difficile da sopportare per la famiglia e tutti coloro che li conoscevano”.