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Il dramma di Kira Grünberg, campionessa austriaca completamente paralizzata

Un gravissimo infortunio ha costretto Kira Grünberg a una difficilissima operazione d’urgenza: la saltatrice con l’asta è crollata al suolo, fuori dai sacconi, durante un allenamento e adesso gioce in condizioni disperate in terapia intensiva. “E’ paralizzata dal collo in giù”, ha rivelato il suo manager Thomas Herzog.
A cura di Maurizio De Santis
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L'inferno di Kira è iniziato giovedì scorso, quando la 21enne saltatrice con l’asta e primatista nazionale austriaca, sì è gravemente infortunata mentre si allenava a Innsbruck. La solita rincorsa, lo stacco e il balzo verso l'alto, il corpo che s'inarca e supera l'asticella… sembra tutto normale, è un esercizio che avrà ripetuto mille volte, e invece il diavolo ci mette la coda e la ragazza atterra fuori dai materassi, quei sacconi posti lì per attutire la caduta. La sua ha il rumore sordo del tonfo, in un attimo la sua vita è cambiata e non sarà più la stessa. L'inferno della Grünberg si chiama paralisi (al momento) totale: dal collo in giù il suo fisico non risponde. "Non muove né gambe, né braccia", ha ammesso il suo manager Thomas Herzog. Una diagnosi terribile che ha gettato nello sconforto l'atleta e la sua famiglia, con suo padre (allenatore) che l'ha vista schiantarsi al suolo.

Sottoposta a un lungo intervento chirurgico durato diverse ore, a causa della frattura alla vertebra cervicale, la Grünberg ha gli arti paralizzati e adesso giace sotto stretto controllo in terapia intensiva. Serviranno settimane, test diagnostici per avere un quadro definitivo e confidare in possibili, piccoli quanto miracolosi miglioramenti. "Prima ancora dell’operazione, abbiamo constatato la paraplegia – sono le parole dei medici che si sono occupati della ragazza giunta in condizioni disperate in ospedale -. Abbiamo stabilizzato la colonna vertebrale così da evitare che riportasse ulteriori danni".

Nel suo palmares la Grünberg vanta 6 titoli nazionali, personali di 12”08 sui 100 e 8”56 sui 60 hs e, dopo aver coperto la misura dei 4.40 metri a inizio luglio si allenava per centrare la qualificazione ai Mondiali di Pechino. La sua storia ha riportato alla memoria altri incidenti simili come quelli capitati a Renaud, Valentin Lavillenie, Jennifer Suhr (per loro fortuna con conseguenze molto meno gravi rispetto alla 21enne austriaca).

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