Il donatore più prolifico al mondo ha 106 figli
Delle norme si può discutere, ma la Legge può ben poco se la fecondazione segue il suo percorso naturale. È per questo motivo che da tempo coppie omosessuali, single o etero con difficoltà di concepimento valutano la possibilità di rivolgersi direttamente ad un donatore. Internet contribuisce all'incontro tra domanda ed offerta sulle piazze virtuali, da Facebook ai blog. In estrema sintesi, una donna che non può avere figli per sterilità del compagno o che non può ricorrere ai canali legali della fecondazione artificiale, se ben indirizzata può cercare su Internet i donatori, che daranno il proprio seme in vitro o attraverso rapporto sessuale.
Questi padri senza paternità legale hanno un numero di figli che, se fosse loro riconosciuta la genitorialità, li manderebbe verosimilmente in rovina. Il record di prole, per quel che si sa, è di colui che non a caso è stato ribattezzato "Sperminator". Ha 106 figli – o almeno questo è il numero che dichiara – e per la sua "attività" ha messo su un sito personale. Si chiama Ed Houben, è olandese, ha 45 anni e da 16 fa il donatore di sperma. Ha cominciato donando il seme nella clinica universitaria di Maastricht, ma si è reso conto che offrire una parte di sé non gli bastava.
Ed Houben voleva conoscere le donne che beneficiavano del suo sperma e così "si è messo in proprio" con il sito personale e un severo metodo di selezione. E già, perché di richieste al donatore più prolifico al mondo ne arrivano, eccome. Solo nell'ultimo mese ne sono giunte 72 e così bisogna cominciare ad eliminare tutte le mail con errori grammaticali. Ciò fatto, elimina le candidate che non gli piacciono fisicamente, perché, spiega il diretto interessato, "non sono una macchina e non posso costringermi a trovare tutte le donne attraenti". Si tratta di una scelta estrema fatta dalle aspiranti madri, che talora prendono la decisione in accordo con i compagni. Capita che questi le accompagnino, che le aspettino in salotto o che addirittura vogliano partecipare al rapporto.
