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Il documento che spiega perché Israele rifiuti il “cessate il fuoco”

Haaretz pubblica un documento classificato che illustra la proposta di cessate il fuoco statunitense. E spiega perché Israele l’abbia rifiutata.
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Nel giorno in cui salta l'ennesima tregua tra Israele ed Hamas e dunque riprendono le operazioni militari nella Striscia, è il sito di Haaretz a rivelare i retroscena del fallimento della proposta di "cessate il fuoco" stilata dal segretario di Stato statunitense John Kerry. Il piano, presentato nella serata di venerdì, è stato infatti rigettato da Israele, proprio perché non accoglieva in alcun modo le "richieste minime di sicurezza" né faceva riferimento alla demilitarizzazione della Striscia di Gaza. Nel documento, diffuso in esclusiva da Haaretz, sono infatti elencati i punti cardine della proposta statunitense:

  • Un cessate il fuoco umanitario, con l'immediata fine delle ostilità nella Striscia di Gaza, da mettere in pratica entro 48 ore e per la durata di una settimana
  • Ripristino delle condizioni di pace firmate al Cairo nel novembre 2012
  • Un convegno, sempre in Egitto, per negoziare le condizioni del cessate il fuoco e provare a trovare una soluzione alla crisi nella Striscia.

Si legge poi su Haaretz: "La terza clausola sembra recepire, in un modo o nell'altro, le richieste di Hamas: disposizioni per garantire l'apertura dei valichi, permettere l'ingresso di beni e persone per il sostentamento economico e sociale dei palestinesi di Gaza, trasferire quei fondi che servono al pagamento degli impiegati e affrontare i problemi relativi alla sicurezza". Il punto cruciale è che la proposta statunitense non sembrava contemplare in alcun modo la demilitarizzazione della Striscia: non ci sono infatti riferimenti allo smantellamento del sistema missilistico palestinese né alla distruzione dei tunnel che riforniscono di armi Hamas.

Resterebbe un accordo di massima sul trasferimento di aiuti umanitari, cibo e medicine soprattutto, ma Israele (alle cui forze non sarebbe stato chiesto di ritirarsi dalla Striscia durante il cessate il fuoco) non è intenzionata ad accettare di interrompere le operazioni contro "i tunnel del terrore". Alle radici del rifiuto israeliano, chiosa infine Haaretz, vi sarebbe poi il fatto che nell'organismo internazionale che avrebbe assunto il ruolo di controllo e supervisione del cessate il fuoco (e dei negoziati ulteriori), non ci siano riferimenti diretti all'Egitto, bensì a Turchia e Qatar, nazioni che sono ostili ad Israele e supportano Hamas.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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