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Il disabile in carrozzina lasciato a terra dall’autista di un bus

A raccontare la disavventura è stato lo stesso disabile, malato di distrofia muscolare: aveva prenotato l’autobus, ma l’autista lo ha ignorato, lasciandolo sotto il sole.
A cura di Redazione
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Aveva prenotato il bus attrezzato per il trasporto dei disabili con giorni di anticipo, avvertendo la società che gestisce il trasporto come da prassi, ma ciò non è bastato a ricevere la giusta considerazione da parte dell'autista del mezzo, il quale ha saltato la fermata, lasciandolo sul marciapiede. A raccontare la sua disavventura è lo stesso Max, 43 anni e una forma di distrofia muscolare che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, da tempo impegnato nella battaglia contro le barriere architettoniche e per il diritto alla mobilità dei disabili.

"Il mezzo c’era. Ho prenotato, mi hanno dato la conferma del posto e dell’ora quello stesso giorno e anche all’antivigilia del viaggio", racconta Max (in vacanza con la moglie nei pressi di Piombino) a Repubblica, eppure "il conducente  anziché rispettare la fermata prevista nella tabella di marcia e la prenotazione, ha tirato dritto e ha alzato e agitato un dito, come per indicare che era strapieno di gente e che bisognava attendere il bus successivo". Dopo una decina di minuti è in effetti passato un altro bus, ma "non aveva la pedana elettrica per la salita, come tutti quelli dopo. L’autista che mi ha lasciato per strada lo ha saputo. Ha telefonato al collega in coda, ho appreso poi, avendone la conferma".

A quel punto Max ha provato a protestare anche chiamando il 113, ma "non ho avuto alcun aiuto. Zero. Mi hanno detto che gli uffici di Piombino erano chiusi e che non avevano nessuno da mandarmi. Così sono tornato a dormire a casa di mia madre, sempre assieme a mia moglie, e ho dovuto rimandare il rientro a Bologna di ventiquattro ore". Ora però Max non si arrende: "Quello che è successo è ingiusto, inaccettabile, scorretto. Credo che farò una denuncia, perché la cosa non può scivolare via così. Potrebbe capitare ad altri".

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