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Il dipendente pubblico non marca il cartellino? Commette una truffa

La Corte di Cassazione condanna quattro dipendenti della Soprintendenza ai Beni culturali della Regione Siciliana: anche se per mezz’ora bisogna ‘timbrare’. Altrimenti sono guai.
A cura di Redazione
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STEFANO NOSEI

Il dipendente pubblico che si allontana dal luogo di lavoro, anche se per un breve lasso di tempo (mezz'ora) ma non fa risultare questo periodo d'assenza con la timbratura del cartellino o di un badge magnetico, assume una condotta "suscettibile di integrare il reato di truffa aggravata".

Con questa motivazione la Corte di Cassazione (seconda sezione penale, sentenza n.25781) ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da 4 dipendenti della Sovrintendenza per i beni culturali della Regione Siciliana, condannati a tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 30 euro per truffa aggravata. Il gruppetto di lavoratori era finito sotto processo dopo un'operazione di Polizia giudiziaria, con la quale si volevano verificare condotte di assenteismo in quell'ufficio, attraverso la verifica dei cartellini marcatempo, videoregistrazioni e pedinamenti. Dalle indagini era emerso che, tra luglio 2001 e dicembre 2002, i 4 dipendenti si erano assentati senza giustificazione dal luogo di lavoro per lassi di tempo brevi, compresi tra 37 minuti e 2 ore e 50 minuti. I lavoratori erano stati quindi processati e condannati sia in primo che in secondo grado.

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