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Il caso del farmaco che induce i bambini al suicidio: è già vietato per i minori

Il M5S chiede di ritirare i farmaci antidepressivi a base di Paroxetina che però sono vietati ai minori già dal 2003.
A cura di Antonio Palma
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Da alcuni giorni il M5S ha lanciato una campagna online e nelle istituzioni parlamentari per vietare la commercializzazione di un farmaco antidepressivo che, secondo studi scientifici, anziché combattere la depressione induce all'aggressività e al suicidio nei minori. Un articolo apparso su blog di Beppe Grillo dal titolo "Ritirate il farmaco che induce i bambini al suicidio! #IoNonAvveleno mio figlio", spiega che "C'è un farmaco in commercio in tutta Europa che induce al suicidio" e che "La rivelazione shock viene da una delle più autorevoli riviste mediche al mondo – il British Medical Journal – che in uno studio pubblicato lo scorso 16 settembre ha dimostrato scientificamente che il potente antidepressivo a base di Paroxetina, prescritto da migliaia di medici in Italia e in tutta Europa, induce al suicidio e all'aggressività". Per questo il portavoce del Movimento 5 Stelle Europa Tiziana Beghin, insieme agli eurodeputati del Movimento Piernicola Pedicini, David Borrelli e Laura Agea hanno presentato una interrogazione urgente alla Commissione europea per chiederne il ritiro.

Il caso è scoppiato dopo la segnalazione dell'associazione ‘Giù le mani dai bambini' che accusa: "Ciò che sconcerta di più è l'assordante silenzio di una parte significativa della neuropsichiatria infantile, anche italiana…Tutte le realtà che dovrebbero vigilare sulla salute mentale dei più piccoli tacciano". Il M5S ha anche scritto una lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin chiedendo la revoca dell'autorizzazione alla commercializzazione della Paroxetina, un avviso pubblico a tutti i medici e pazienti italiani sulle reali conseguenze della somministrazione del farmaco, e la quantificazione di tutta la spesa sanitaria sostenuta da Sistema Sanitario Nazionale per il rimborso di questi farmaci

In realtà però, come segnala il sito Bufale.Net, il farmaco contestato dal Blog di Beppe Grillo è già vietato ai minori dal 2003 a seguito di alcune ricerche mediche che ne stabilirono la pericolosità. Anche sui foglietti illustrativi dei farmaci a base di Paroxetina infatti viene indicato chiaramente che "non deve essere utilizzata nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni" perché "presentano un rischio maggiore di effetti indesiderati come tentativi di suicidio, pensieri suicidari ed ostilità (prevalentemente aggressività, comportamento di opposizione e collera)". Lo stesso ministero della salute nel 2003 aveva provveduto ad informare i medici della nuova misura con un documento ufficiale e nel 2004 alcuni medici furono anche indagati proprio perché non avevano rispettato il divieto.

Il portavoce del M5S Piernicola Pedicini però è intenzionato a proseguire la sua campagna e assicura: "Le novità rispetto al passato sono due: 1) il nuovo studio pubblicato su BMJ dimostra la mancanza di efficacia della paroxetina negli adolescenti 2) il nuovo studio dice anche che la presenza di effetti collaterali, tra cui l’induzione al suicidio, è molto più alta di quanto precedentemente riportato. Quindi, date le nuove informazioni sull’accresciuta pericolosità del farmaco in questa fascia di età noi abbiamo chiesto di ritirare il farmaco. Questo perché la realtà è che comunque se ne fa un uso off label che, ripeto alla luce dei nuovi dati, è molto più pericoloso di quanto era noto fino ad ora".

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