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Il Canton Ticino in Svizzera vieta il burqa

Il Ticino è il primo Cantone svizzero chiamato a esprimersi, con un referendum, sul tema: il divieto è stato approvato con il 65.4% dei voti favorevoli. Bocciata la proposta di abolire il servizio militare di leva.
A cura di Susanna Picone
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Con il 65.4% dei voti favorevoli i cittadini del Canton Ticino in Svizzera hanno vietato l’uso del velo islamico nei luoghi pubblici. Primo Cantone svizzero chiamato ad esprimersi sul tema, il Ticino ha chiesto che il divieto finisca nella Carta fondamentale e non solo nella Legge sull’ordine pubblico come proposto dal governo. Il testo anti-burqa è stato promosso dal movimento “Il Guastafeste” ed è stato appoggiato dalla maggior parte dei partiti. Afferma che “nessuno può dissimilare o nascondere il proprio viso nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico (ad eccezione dei luoghi di culto) o destinati a offrire un servizio pubblico”.

Immediata la reazione della comunità islamica: “Dopo il divieto dei minareti, ora anche quello del burqa. Questi sono segnali di una crescente xenofobia”, così ha commentato il presidente del Coordinamento delle organizzazioni islamiche in Svizzera Farhad Afshar che, al sito 20minutes, ha spiegato che di certo “i facoltosi turisti arabi non toglieranno il burqa alle loro mogli, ma semplicemente faranno una deviazione sul Ticino e proseguiranno oltre senza fermarsi”. Con un altro referendum i cittadini svizzeri hanno invece bocciato un’iniziativa degli anti-militaristi per l’abolizione dell’obbligo di leva: circa il 73% degli elettori ha bocciato l’iniziativa che chiedeva, appunto, la fine del servizio militare per gli uomini e l’introduzione di un servizio militare o civile volontario per uomini e donne.

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